Syria – Se t’amo o no (2000)
La carriera di Syria comincia ufficialmente nel 1995, quando vince la manifestazione “Sanremo giovani” (canta la cover Sei bellissima di Loredana Bertè) e guadagna così il diritto di accesso al Festival di Sanremo dell’anno seguente. La cantante vince il Festival di Sanremo nella categoria giovani con Non ci sto e pubblica il suo primo album con brani di Claudio Mattone. Nel 1997 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, ma stavolta tra i big, arriva terza con Sei tu ed esce il suo secondo album L’angelo, che porta la firma di Claudio Mattone e Alberto Salerno.
Dopo Station Wagon (uscito nel 1998), canta Riflesso brano che fa da colonna sonora al cartoon Disney Mulan. Il 26 maggio del 2000 esce il suo quarto album Come una goccia d’acqua, prodotto da Biagio Antonacci. In questo disco Syria scrive il suo primo testo sulla musica di Marina Rei per la canzone Maledetto il giorno. Il brano Se t’amo o no è uno dei brani più suonati dell’estate 2000. Un anno più tardi Syria torna al Festival di Sanremo con un brano di Biagio Antonacci dal titolo Fantasticamenteamore, lo stesso brano verrà inserito nel disco Come una goccia d’aqua. La produzione discografica si arricchisce di un nuovo album nel 2002 con Le mie favole. Del disco fanno parte Essere in te scritta da Max Pezzali (brano che avevano già interpretato assieme nell’album Uno in più degli 883), Se tu non sei con me scritta da Jovanotti e Occhi fragili scritta da Gianna Nannini e Isabella Santacroce. Il disco che verrà ristampato nel 2003 con l’aggiunta del brano L’amore è (scritto da Jovanotti) che è in gara al Festival di Sanremo. Il sesto album vede la luce nel 2005, si intitola Non è peccato e contiene 11 brani inediti scritti appositamente per Syria da diversi artisti e autori come Jovanotti, Tiziano Ferro, Mario Venuti, Le Vibrazioni e Giorgia. Dall’album vengono estratti tre singoli di buon riscontro: Senza regole, Non sono e l’omonima Non è peccato, di cui viene realizzato un simpatico video per la regia di Gaetano Morbioli. L’album contiene anche un omaggio a Loredana Bertè, di cui interpreta la hit Mi manchi, portata al successo nel 1993. Alla carriera di cantante da qualche anno Syria alterna quella di attrice teatrale, vestendo i panni della protagonista nello spettacolo teatrale Jovinelli varietà scritto da Serena Dandini e interpretato al fianco di Francesco Paolantoni. Nel 2006 collabora con Paolo Rossi in Chiamatemi Kowalski, il ritorno nuovo spettacolo teatrale. L’8 febbraio del 2008, Syria esce con il suo nuovo album, “Un’altra me”, dove interpreta dei brani principali per la cultura indie elettroacustica italiana.
Come una goccia d’acqua è un album di Syria, pubblicato nel 2000 dall’etichetta discografica CGD. L’album è stato poi ristampato all’inizio dell’anno successivo, con l’aggiunta del brano presentato da Syria al Festival di Sanremo 2001 Fantasticamenteamore.
Un amore alla fine o forse un amore che può durare ancora. Non lo sa nemmeno la protagonista di questo brano; che si chiede se nonostante il loro rapporto non sia perfetto, ci siano gli estremi per andare avanti. “Non so più se t’amo o no, anche la mia più cara amica sta dicendo lascia stare. Non so più se t’amo o no per essere diversa giuro pagherei qualunque cifra, sparami! Non so più se t’amo o no, sto diventando una che vede solo quello che si vede. E non è non è da me come mi vuoi come mi stai facendo vivere una vita, che non è la vita mia; felice solo quando sto con le mie dita e con la mia fantasia“. “Non so più se t’amo o no, Cecilia dice dacci un taglio; fallo adesso e non domani. Sai quant’è che mando giù, il guaio è che non mi va neanche di uscire e di reagire. E poi no non chiamo no; l’orgoglio è misto alla paura di capire quello che già so“. Ma lei sta facendo veramente di tutto per trovare i lati positivi. “Se t’amo o no io non lo so. Ma quanto ti ho amato lo sa Dio. Era una favola e tu. Sapevi farmi stare viva“. Insomma, è una di quelle storie in cui lei vorrebbe davvero salvare la sua storia con lui e trova tutti i lati positivi del suo lui e se non ce ne sono se li inventa. Intorno a se ha tutte le persone che conosce; sopratutto le più care che le fanno il controcanto. Le storie così, sono destinate a finire perchè si arriva a un punto che ci si arrende all’evidenza. “È che prima di odiarti vorrei tu non fossi più mio; è che questo mio male comincia ad andare un po’ via“.