Roberto Angelini – Gatto matto (2003)
Esordisce aprendo i concerti per artisti come Jarabe de palo, Max Gazzè, Marina Rei e Carmen Consoli. Nel 2001 partecipa alla 51ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove proposte con la canzone Il Sig. Domani vincendo il Premio della Critica Mia Martini. È nel 2003 che con il singolo Gattomatto raggiunge il vero successo. Nel 2005 esce Pong Moon, album tributo a Nick Drake, e nel 2008 fonda l’etichetta indipendente FioriRari producendo l’album Apnea di Massimo Giangrande. Il cantante partecipa al progetto Violenza 124 ideato da Niccolò Fabi con il brano strumentale Kabul e prende anche parte all’incisione dell’album Volume I del Collettivo Angelo Mai – Orchestra Mobile di Canzoni e Musicisti, un collettivo nato da un gruppo numeroso di artisti romani legati al centro sociale l’Angelo Mai Occupato. Nel 2009 esce il suo terzo album di inediti intitolato La vista concessa. Nello stesso anno collabora come session-man con Niccolò Fabi e fa anche la sua prima apparizione sul palco del Concerto del Primo Maggio. Nel 2010 scrive il brano Calore che viene notato e scelto da Emma come singolo del suo primo EP Oltre. Dal marzo 2013 possiamo vederlo in televisione nel programma Gazebo e, dal 29 settembre 2017, a Propaganda Live su LA7.
Angelini è il secondo album di Roberto Angelini uscito nel 2003 per la Virgin. L’album contiene il brano Gattomatto, diventato un vero e proprio tormentone estivo nell’estate 2003, e il secondo singolo La gioia del risveglio.
Il gatto matto è una persona che nonostante ce ne faccia di ogni resta sempre nel nostro cuore e a cui perdoniamo tutto. “Il gatto matto vigila sul tetto, il gatto matto guarda tutti con sospetto; dall’alto controlla ogni strano movimento. Il gatto matto sta fuori, il gatto matto sta dentro. Ma è curioso e lui lo sa, controlla tutta la città. Ma da questa sera gratta alla mia porta, chissà cosa vorrà“. Anche quando sparisce dalla tua vita, è imprevedibile e anche se ha giurato di non occuparti più di lui; quando ritorna non puoi fare a meno di dargli una mano, specie se ci sono anche implicazioni amorose. “Mi fissa con diffidenza sul ciglio della porta lo tocco, si gonfia, mi graffia e poi scappa. Non si fa vedere, il gatto matto si nasconde nel cortile. Ma è curioso e lui lo sa, lo sa tutta la città. Ma questa notte, non mi fa dormire: vuole entrare qua! Ehi… ehi… lasciami entrare, mi chiede per favore. Ehi… dai… fuori c’è un cane, che mi vuole fare male. Ehi… ehi… se mi vuoi bene, non stare ad aspettare. Lasciami entrare, sarò il gatto più fedele che tu abbia conosciuto mai…“. E anche se ci fa dispetti finiremo per aiutarlo sempre. “Il gatto matto dorme nel mio letto e per dispetto mangia pure nel mio piatto. Non solo mi sporca anche tutto il pavimento, il gatto matto è molto furbo e attento. E quando ho gente a casa mia non sa fare compagnia! Ma che convivenza, ho perso la pazienza: Vai fuori di qua!“. “Gatto, se fai così tu mi fai diventare matto, mi hai contagiato con il ritmo del tuo passo, di gatto matto che si infila dentro al letto e per dispetto non mi fa dormire più. Gatto, se fai così tu mi fai diventare matto, mi hai contagiato con il ritmo del tuo passo; di gatto matto che si infila dentro al letto e per dispetto non mi fa dormire più“.