Se muore un Re, il buffone è il solo a piangere

Omar Pedrini – Lavoro inutile (2004)

E’ stato il leader dei Timoria e del gruppo faceva parte anche Francesco Renga. Tra vari album, tour di successo, eventi e progetti vari, i Timoria decidono di sciogliersi dopo quasi 20 anni di attività. Omar intraprende, così, la carriera da solista debuttando al Festival di Sanremo nel 2004 con il brano Lavoro inutile con cui riceve il premio speciale come miglior testo. Sin da subito ottiene il successo da lui tanto desiderato nonostante non sia più un componente del gruppo rock, anche se la sua vita prende una piega diversa a causa di una malattia. Ha dovuto, quindi, trascorrere un lungo periodo a riposo forzato affrontando diverse operazioni. Nonostante ciò, Omar ha deciso di continuare a lavorare prendendo parte di vari progetti televisivi come autore. Nel 2005, dopo aver avuto il permesso dei medici, è tornato sul palco esibendosi in acustico. La sua carriera, al ritorno definitivo sulla scene non è stata più quella di prima.

L’album Vidomàr è il secondo album solista di Omar Pedrini e l’unico pezzo che spicca è proprio quello presentato a SanRemo “Lavoro inutile”.

Si parla di un uomo solo e scoraggiato “Seduto qui, in solitudine, sai cosa c’è, che ho imparato a stare bene con me“. La solitudine è non dovuta tanto a non conoscere nessuno; ma è il comprendere che ogni persona fa solo i propri interessi e non c’è più sincerità nei rapporti. “La realtà è che il mondo va da se e la verità è un lavoro inutile“. Si è tutti pronti a giudicare gli altri e si considera qualcuno solo per interesse; solo fino a che può dare qualcosa “E chissà perchè la gente giudica e se muore un Re il buffone e il solo a piangere“. Ma lui non si sente come gli altri e non si vuole conformare “Scusa sono il fiume, ora ascoltami, non ti disperare, non ti arrendere“. Allora ci si crea un proprio piccolo mondo, magari con la persona che si ama e ci si aiuta a by-passare questa società. “La realtà è sentirti accanto a me, con la verità è un lavoro inutile“. “Sai cosa c’è, che ho imparato a stare bene con me“.