E’ un Paese l’Italia dove tutto va male

Marco Masini – L’Italia (2009)

Masini si dedica alla produzione di colonne sonore, poi inizia a girare l’Italia in tour, prima da solo e poi al fianco di Raf. Il successo arriverà con Vaffanculo, uno dei cavalli di battaglia del cantautore che avrebbe però presto fatto i conti con la censura. Il suo brano, considerato volgare, viene censurato dalle televisioni e dalle radio italiane. Questo non accade nel resto d’Europa, dove l’artista riscuote un grande successo. Poi Masini continua a mietere successi con molti altri pezzi fino a che non si spargono voci sul fatto che porti sfiga. Dal 2001 è sparito per diverso tempo dal mondo dello spettacolo dopo la messa in circolo di voci circa il suo presunto “portare sfortuna“. Masini ha raccontato: “Lo sanno tutti che ho avuto seri problemi perché qualcuno mi ha etichettato, come era già successo a Mia Martini. È accaduto in passato, ma oggi non riesco a sorriderne“. Inoltre, alcune delle sue canzoni più famose sono state censurate in Italia per via di testi considerati non idonei ad essere trasmessi alla radio (pensate che alcune delle sue hit più famose sono Vaffanculo, o Bella Stronza…). In riferimento al video della sua canzone Scimmie, nel 1998, ad esempio, Publitalia, in una lettera ufficiale fece sapere che “una commissione di esperti ha ritenuto che questa visione possa in qualche modo urtare la sensibilità sia animalista che religiosa di molte persone e associazioni“. La sua carriera riparte nel 2004 con la vittoria al Festival di SanRemo con L’uomo volante.

L’Italia…e altre storie è un album di Marco Masini, uscito il 20 febbraio 2009 che ha raggiunto la sesta posizione in classifica. Contiene la canzone presentata al Festival di Sanremo 2009, L’Italia, altri 8 brani inediti scritti in collaborazione con Beppe Dati ed uno composto con l’artista Giorgio Faletti.

La visione dell’Italia tra chiari e scuri. Più scuri.

E’ un Paese l’Italia dove tutto va male
Lo diceva mio nonno che era un meridionale
Lo pensavano in tanti comunisti presunti
E no…
E’ un paese l’Italia che governano loro
Lo diceva mio padre che c’aveva un lavoro
E credeva nei preti che chiedevano i voti
Anche a Dio!
E’ un paese l’Italia dove un muro divide a metà
La ricchezza più assurda della solita merda
Coppie gay dalle coppie normali
E’ un paese l’Italia… che rimane fra i pali
Come Zoff!
E’ un paese l’Italia di ragazze stuprate
Dalle carezze di un branco cresciuto
Dentro gabbie dorate
Perché è un paese l’Italia dove tutto finisce così
Nelle lacrime a rate che paghiamo in eterno
Per le mani bucate dei partiti del giorno
Che hanno dato all’Italia
Per volare nel cielo d’Europa
Una misera scopa!
E’ un paese l’Italia dove l’anima muore da ultrà
Nelle notti estasiate nelle vite svuotate
Dalla fame dei nuovi padroni
E’ un paese l’Italia che c’ha rotto i coglioni!
Ma è un Paese l’Italia che si tuffa nel mare
E’ una vecchia canzone, che vogliamo tornare a cantare
Perché se l’ignoranza non è madre di niente
E ogni cosa rimane com’è…
Nei tuoi sogni innocenti c’è ancora l’odore
Di un’Italia che aspetta
La sua storia d’amore

Ogni mercoledì lavoravi sì, ma con le sue voglie.

Marco Masini – Fuori di qui (1991)

Masini si dedica alla produzione di colonne sonore, poi inizia a girare l’Italia in tour, prima da solo e poi al fianco di Raf. Il successo arriverà con Vaffanculo, uno dei cavalli di battaglia del cantautore che avrebbe però presto fatto i conti con la censura. Il suo brano, considerato volgare, viene censurato dalle televisioni e dalle radio italiane. Questo non accade nel resto d’Europa, dove l’artista riscuote un grande successo. Poi Masini continua a mietere successi con molti altri pezzi fino a che non si spargono voci sul fatto che porti sfiga. Dal 2001 è sparito per diverso tempo dal mondo dello spettacolo dopo la messa in circolo di voci circa il suo presunto “portare sfortuna“. Masini ha raccontato: “Lo sanno tutti che ho avuto seri problemi perché qualcuno mi ha etichettato, come era già successo a Mia Martini. È accaduto in passato, ma oggi non riesco a sorriderne“. Inoltre, alcune delle sue canzoni più famose sono state censurate in Italia per via di testi considerati non idonei ad essere trasmessi alla radio (pensate che alcune delle sue hit più famose sono Vaffanculo, o Bella Stronza…). In riferimento al video della sua canzone Scimmie, nel 1998, ad esempio, Publitalia, in una lettera ufficiale fece sapere che “una commissione di esperti ha ritenuto che questa visione possa in qualche modo urtare la sensibilità sia animalista che religiosa di molte persone e associazioni“. La sua carriera riparte nel 2004 con la vittoria al Festival di SanRemo con L’uomo volante.

Malinconoia è il secondo album di Marco Masini, pubblicato nel 1991. Il termine Malinconoia proviene dall’unione dei termini malinconia e paranoia. Nell’estate del 1991 Masini vinse il Festivalbar nella sezione Album. Malinconoia arriva a vendere oltre un milione di copie in tutta Europa, risultando il lavoro di maggior successo dell’artista fiorentino.

Lui scopre che lei lo tradisce. Credeva che lei il mercoledì lavorasse “Vai fuori di qui prima che telefoni a sua moglie, ogni mercoledì lavoravi si, ma con le sue voglie“; invece si concedeva per soldi a una persona più vecchia. “Prendi tutti i misteriosi regali, tu fai rima con gioia, ma sei solo una noia e se ti perdo è il minore dei mali“. “Lui potrebbe essere tuo padre e tu in macchina lì, la tua bocca che si apre e si chiude“. “Non sopporto l’idea del tuo corpo da dea tra le braccia pelose di un orco; ma non è gelosia, tu sei nata già mia. Io non mi accontento di una donna con l’anima sporca“. Lui decide di cacciarla “Fuori di qui, dai retta a me, è meglio per te” “Io non mi accontento di quel che mi dai, non la voglio una donna così. Se divento violento e mi metto nei guai. La mia collera cresce, pulisci ed esci fuori di qui“; ma prima che vada via le chiede di fare un’ultima prestazione anche a lui “Vai fuori di qui con quel tuo magnifico sedere. Sembra un cuore lo sai, tu che cuore non hai mentre giochi con le tue giarrettiere“, ma stavolta a luci spente. “Spegni la luce e poi mettiti giù perchè al buio ci amiamo di più“. “Fermati lì, ferma così , resta così, resta così. Io non faccio a metà con nessuno di te, ma ho bisogno di un’ora di pace. Ho bisogno lo sai di morire se vuoi, soffocato spalmando il tuo corpo di baci. Dimmi di si che lo vuoi anche tu, dimmi il solito crudele si“. Lei si sente umiliata e va davvero via; prima ancora che lui finisca di esporle la sua proposta. “Io non so dirti addio e ti accetto così, io non so dirti addio perchè tu sei già fuori di qui!“.

Qualcosa di te ogni altra donna ruberà fino a lasciarti niente

Marco Masini – Non ti amo più (2011)

Masini si dedica alla produzione di colonne sonore, poi inizia a girare l’Italia in tour, prima da solo e poi al fianco di Raf. Il successo arriverà con Vaffanculo, uno dei cavalli di battaglia del cantautore che avrebbe però presto fatto i conti con la censura. Il suo brano, considerato volgare, viene censurato dalle televisioni e dalle radio italiane. Questo non accade nel resto d’Europa, dove l’artista riscuote un grande successo. Poi Masini continua a mietere successi con molti altri pezzi fino a che non si spargono voci sul fatto che porti sfiga. Dal 2001 è sparito per diverso tempo dal mondo dello spettacolo dopo la messa in circolo di voci circa il suo presunto “portare sfortuna“. Masini ha raccontato: “Lo sanno tutti che ho avuto seri problemi perché qualcuno mi ha etichettato, come era già successo a Mia Martini. È accaduto in passato, ma oggi non riesco a sorriderne“. Inoltre, alcune delle sue canzoni più famose sono state censurate in Italia per via di testi considerati non idonei ad essere trasmessi alla radio (pensate che alcune delle sue hit più famose sono Vaffanculo, o Bella Stronza…). In riferimento al video della sua canzone Scimmie, nel 1998, ad esempio, Publitalia, in una lettera ufficiale fece sapere che “una commissione di esperti ha ritenuto che questa visione possa in qualche modo urtare la sensibilità sia animalista che religiosa di molte persone e associazioni“. La sua carriera riparte nel 2004 con la vittoria al Festival di SanRemo con L’uomo volante.

Niente d’importante è un album di Marco Masini, pubblicato il 27 settembre 2011. Il primo singolo ad essere estratto dall’album è il brano omonimo, che è stato pubblicato il 2 settembre 2011. L’album ha esordito alla posizione numero 8 della classifica dei dischi più venduti.

Penso che questa sia la versione più adulta e assennata della più celebre “Vaffanculo”. La trama è quasi la stessa. Lei ritorna dopo quasi un anno e lui invece di mandarla affanculo (per l’appunto); le dice con calma che anche se nell’anno appena trascorso di è disperato per lei, ora non prova più niente. Dunque lei torna “E adesso torni qui come se fosse niente, con la tua bella faccia che mi ha strappato troppi si. E ti muovi sicura fra le stanze che sai, fra i miei piatti di ieri e i ricordi di noi, è quasi un anno che mancavi“. Lui le manifesta il suo passato dolore. “Un anno che ci provo a trascinare via tutte le cose tue da casa mia e dall’anima. Ed ogni volta è fatica sprecata se poi rimane sempre qualcosa impigliata scordata nei cassetti“. Lei cerca di farsi perdonare. “E ora…riappari così con la studiata strategia di chi non ha mai perso, ma cerchi i miei occhi e mi chiedi che cosa c’è“. Lui le dice che non l’ama più e che può fare a meno di lei. “C’è che non ti amo più e non ti odio più. Non vedi? E quante volte l’ho sognato che te l’avrei gridato io e invece te lo dico piano, non mi sembra vero adesso che non ti amo più. Ora posso stare senza te“. Lei insiste, ma lui è fermo sulla sua decisione. “Te che soffocavi con me fra questi muri (E sogni semplici) Che ho preso a calci e pugni solo per non toccarti e non sbagliare io. E ora confessi che forse hai capito chissà, che torneresti che nulla è impossibile ma: dimmi dov’eri ieri“. Lui le dice che il tempo la cancellerà dai suoi ricordi e la invita ad andare via. “Qualcosa di te ogni altra donna ruberà fino a lasciarti niente. Non riesci più a farmi paura è meglio se vai“. Lui insiste e le parla del suo futuro senza lei. “E non c’è gusto nè vendetta a rinunciare a te così, ormai non mi raggiungerai anche se cerchi di toccarmi. Sbaglierò, non lo so, non credevo però che anche a me capitasse un futuro“. Lei sbatte la porta e va via. “No, non ti amo più. Ora posso stare senza te
(Io non ti amo più). Senza te. (E non ti odio più). E poi sbattendo la porta mi vomiti un ciao, ma lo sai bene anche tu che sopravviverai. Io sto iniziando ora
“.

E il sesso degno suo compare

Marco Masini – Il bellissimo mestiere (2001)

Masini si dedica alla produzione di colonne sonore, poi inizia a girare l’Italia in tour, prima da solo e poi al fianco di Raf. Il successo arriverà con Vaffanculo, uno dei cavalli di battaglia del cantautore che avrebbe però presto fatto i conti con la censura. Il suo brano, considerato volgare, viene censurato dalle televisioni e dalle radio italiane. Questo non accade nel resto d’Europa, dove l’artista riscuote un grande successo. Poi Masini continua a mietere successi con molti altri pezzi fino a che non si spargono voci sul fatto che porti sfiga. Dal 2001 è sparito per diverso tempo dal mondo dello spettacolo dopo la messa in circolo di voci circa il suo presunto “portare sfortuna“. Masini ha raccontato: “Lo sanno tutti che ho avuto seri problemi perché qualcuno mi ha etichettato, come era già successo a Mia Martini. È accaduto in passato, ma oggi non riesco a sorriderne“. Inoltre, alcune delle sue canzoni più famose sono state censurate in Italia per via di testi considerati non idonei ad essere trasmessi alla radio (pensate che alcune delle sue hit più famose sono Vaffanculo, o Bella Stronza…). In riferimento al video della sua canzone Scimmie, nel 1998, ad esempio, Publitalia, in una lettera ufficiale fece sapere che “una commissione di esperti ha ritenuto che questa visione possa in qualche modo urtare la sensibilità sia animalista che religiosa di molte persone e associazioni“. La sua carriera riparte nel 2004 con la vittoria al Festival di SanRemo con L’uomo volante.

Uscita di sicurezza è un album di Marco Masini, pubblicato nel 2001. Per realizzare il disco l’interprete riprende la collaborazione col produttore-autore di canzoni Giancarlo Bigazzi, che era stata interrotta con l’album antologia L’amore sia con te e verrà nuovamente interrotta. La musica dell’album è rockeggiante, in uno stile nettamente diverso dai precedenti. Nei testi torna il tema della rabbia, già presente nell’ultimo lavoro con Bigazzi, e ripreso come filo di un discorso mai interrotto. La canzone E chi se ne frega è una cover di Nothing Else Matters dei Metallica.

Un uomo è stato appena lasciato da colei che ama tantissimo “Amore, amore, sono incazzato da morire, Ma con l’amore e non con te, perché ti odio così teneramente, che anche un cieco lo vede. T’amo disperatamente, si può esser più coglioni. Piango come un deficiente, mentre ascolto le canzoni e tutto questo quel bastardo, lui non me l’aveva detto, che si soffre come un cane quando se ne va l’effetto“; ma nonostante tutto non riesce a prendersela con chi la tradisce, perchè ritiene che quando l’amore arriva (e il sesso degno suo compare) non ci si può sottrarre ad esso. E quindi secondo la sua filosofia lei lo ha lasciato perchè si è follemente innamorata di un’altro e quello per lui, anche se doloroso è accettabile. “L’amore, sono incazzato con l’amore. E tu non c’entri amore mio, tu con quell’altro, chi vi ha ratto incontrare e innamorare, so chi è“. Quindi per sfogare la sua rabbia non può fare altri che prendersela con il sentimenti amore e sesso, arrivando a personificarli. “È l’amore, l’amore. E il sesso, degno suo compare, che ci spiavano, lo sai, da quello specchio,
Quella specie di altare, dove ci guardavamo ore, ore e ore, senza bere né mangiare, senza neanche respirare, solamente far l’amore. Senza neanche andare in bagno per non risvegliare il sogno, su quell’isola di un letto, e ora che è finito tutto…
“. “Ma lui, l’amore, l’amore, Fa sempre quello che gli pare e noi paghiamo, amore mio. Tu sei un foglio sotto un’altra matita e io scrivo su un’altra vita. Disperatamente, più maturo e più coerente, mi è caduto addosso un muro e non mi sono fatto niente. Ma cosa vuoi più da un amore, che fa piangere e incazzare; ma che in fondo fa soltanto il suo bellissimo mestiere. Cioè l’amore!“.