Poi di te mi parlerai solo quando dormirò

Irene Fargo – Sabbia d’Africa (1992)

Dopo aver fatto parte di un coro polifonico, gli esordi da solista la vedono presentare sul palco del Festival di Castrocaro nel 1987 con il suo nome d’anagrafe Flavia Pozzaglio la canzone “Fretta di te”. È con il successivo incontro con Enzo Miceli ad assumere il nome d’arte di ‘Irene Fargo’ che comincia a definire il personaggio che permetterà di farla conoscere a livello nazionale. Dopo un ritorno nel 1988 al Festival di Castrocaro e il 45 giri d’esorio Dialoghi/Meccanismi, nel 1990 il disco d’esordio preceduto dal singolo estivo Le Ragazze Al Mare. Nel 1991 Irene partecipa al Festival di Sanremo e si classifica seconda nella categoria nuove proposte con il brano La donna di Ibsen, il cui testo è ispirato ad un testo teatrale del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen intitolato La donna del mare. Il 45 giri, che fa da traino all’album inciso l’anno precedente e opportunamente ristampato con l’aggiunta di un altro inedito, Ti do una canzone, in duetto con Grazia Di Michele, conosce un successo inconsueto per un partecipante alle nuove proposte che non avesse vinto, sfiorando l’ingresso nella Top Ten. Nel 1992 è ancora a Sanremo tra le nuove proposte, ancora secondo posto, con il brano Come una Turandot. Questa volta l’omaggio è all’opera di Giacomo Puccini. Nel 1993 viene esclusa dall’elenco dei big del Festival di Sanremo, dove avrebbe dovuto essere in gara con Non sei così, poi inserito nel terzo album Labirinti del cuore, pubblicato alla fine di quell’anno. Con questo disco Irene dà un nuovo corso alla propria carriera: abbandonati il suo primo produttore Enzo Miceli, si trasforma in interprete pura, e canta brani di Mariella Nava, Roby Facchinetti, Kaballà, Daniele Fossati. Il brano Ma quando sarà viene presentato dal vivo durante la prima edizione della manifestazione Festival Italiano in onda su Canale 5. Dopo un’esperienza televisiva nel cast di Domenica in…, Irene si avvicina alla canzone napoletana pubblicando un disco dal titolo ‘O core e Napule. Partecipa ad alcune manifestazioni canore quali Viva Napoli e Ma l’amore sì! che vince con la canzone Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio.

Il secondo album si intitola La voce magica della luna, e otterrà un discreto riscontro commerciale. Nel 1992 è ancora a Sanremo tra le nuove proposte, ancora secondo posto, con il brano Come una Turandot. Questa volta l’omaggio è all’opera di Giacomo Puccini. Singolo estivo è Sabbia d’Africa.

Storia di visioni. Cerca l’uomo della sua vita e crede di averlo trovato. Ma come le dune in un deserto crede che sia troppo bello per essere vero e dubita di se stessa e dell’esistenza di lui. “Io non so chi sei, però ti stò cercando ancora e non so perchè è un richiamo che sento lento e forte dentro me“. “I tuoi passi seguirò come un docile robot e al tuo ritmo danzerò fino a che mi sazierò, poi di te mi parlerai solo quando dormirò e ogni volta che ti avrò sabbia d’Africa sarò“.