Barbara – Il respiro di te (2008)
Barbara (all’anagrafe Barbara Montecucco) è una cantante italiana.
Ha mosso i primi passi nel mondo della musica nel 2003, partecipando al talent show di Italia 1 Superstar Tour, nell’ambito del quale è giunta alle fasi finali senza tuttavia entrare nella rosa delle tre vincitrici che hanno in seguito formato il gruppo musicale Lucky Star. Nel 2007 ha aperto la tappa italiana del tour di Melanie C. Immediatamente dopo ha lavorato per la colonna sonora del film per la tv di Rai 1 Fuga con Marlene, sulle musiche di Pino Donaggio, che l’ha poi scelta per curare le musiche del film Milano-Palermo: il ritorno, con diffusione internazionale. Ha debuttato nel 2008 con l’album Dai fuoco ai miei papaveri, seguito nel 2010 da Mare senza memoria, singolo il cui ricavato derivante dalle vendite digitali è stato devoluto all’Ente Nazionale Protezione Animali. Il 25 settembre dello stesso anno è stata voluta da Andrea Bocelli per partecipare alla data del Cairo del suo tour; in quest’occasione ha duettato con il noto cantante.
“Dai fuoco ai miei papaveri” è il suo primo album, uscito nel 2008, dal quale viene estratto come primo singolo il brano “Il respiro di te” usato come colonna sonora della fiction di Rai2 “Fidati di me”, canzone che entra nelle charts italiane grazie a una buona programmazione radiofonica.
“Cosa rimane di tutto il mare se evapora l’acqua, soltanto sale. Cosa rimane di un giovane uomo se prende il volo senza tornare“. Si capisce dai primi versi che questa è una canzone dedicata a una persona che non c’è più. “Forse coraggio o voglia di vivere l ungo la strada lui ha seminato. Ma per raccogliere può capitare di andare un po’ più in là e fuggire via alla ricerca di illusive realtà, andare via verso un attimo di eterna libertà“. Ma il suo ricordo rimane intatto. “Io voglio dirti che sento nel vento il respiro di te, io porterò in tutto il mondo i tuoi occhi ancora vivi dentro me; perchè non muoiano mai e mentre sale il tramonto va giù. Io voglio dirti che sento nel vento il respiro di te“. E resta anche la nostalgia di lui e il rimpianto di non averlo più vicino. “Come eravamo stretti per mano intorno a un fuoco e poco importava quando per ridere bastava credere nella nostra età. E ora da lì, dove i tuoi passi assenti di gravità, camminerai verso distese azzurre senza nuvole“.