Brunori Sas – Al di là dell’amore (2019)
È nel 2009 che Dario Brunori si affaccia all’universo cantautorale italiano, adottando lo pseudonimo di Brunori Sas, ironicamente mutuato dalla piccola ditta di famiglia, luogo d’ispirazione per molti dei brani contenuti nel suo album d’esordio, Vol. 1, pubblicato nel giugno del 2009: un vero e proprio canzoniere italiano fatto di brani semplici e diretti, filtrati attraverso sonorità rétro e pieni di quell’immaginario dei ricordi dei trentenni di oggi, ossia i primi anni ’90. Accompagnato da Simona Marrazzo (cori e percussioni), Dario Della Rossa (piano e tastiere), Mirko Onofrio (sax e fiati) e Massimo Palermo (batteria), percorre l’intera penisola con un tour di oltre 140 date che lo porta a vincere il premio di KeepOn come “miglior personaggio live della stagione”. A due anni esatti da “Vol. 1” Dario Brunori torna con Vol. 2 – Poveri Cristi. In questo lavoro lascia alle spalle la nostalgia e il racconto autobiografico e sposta lo sguardo verso le storie di vita altrui. I quasi due anni di tour regalano al nuovo disco una struttura più articolata, complice l’intervento della band e l’ospitata degli amici Dente e Dimartino. La scrittura è insieme amara e speranzosa, la forma canzone è melodica e all’italiana. Il disco segna l’ingresso in pianta stabile nella band del violoncellista Stefano Amato ed inaugura Picicca Dischi, nuova etichetta discografica che Brunori fonda con Simona Marrazzo e Matteo Zanobini. L’accoglienza rivolta al secondo album è sorprendente. Nel 2012 una sua canzone, Una domenica notte, ispira il lungometraggio di Giuseppe Marco Albano in cui Dario e l’intera band compaiono anche in un cammeo. Nello stesso anno Brunori Sas è autore della colonna sonora di È nata una star?, opera cinematografica di Lucio Pellegrini, con protagonisti Rocco Papaleo e Luciana Littizzetto. La colonna sonora è una raccolta di canzoni inedite e di brani strumentali che vanno a formare a tutti gli effetti un nuovo LP, pubblicato sempre da Picicca Dischi nel 2013. Alla carriera di musicista Brunori affianca in questo periodo quella di produttore artistico. Oltre a quella dei tre album “brunoriani”, è sua anche la produzione artistica dei lavori discografici di Maria Antonietta e Dimartino, primi artisti ad entrare nella scuderia di Picicca Dischi. Nell’ottobre 2013 comincia le registrazioni del terzo album. Il 16 dicembre seguente vengono comunicati la data e il titolo del terzo album in studio: si tratta di Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi, pubblicato il 4 febbraio 2014. L’album è stato registrato in un convento di Belmonte Calabro con il produttore giapponese Taketo Gohara. Il 7 gennaio esce il video del primo singolo Kurt Cobain, dedicato al cantante dei Nirvana. Tra marzo e aprile 2014 il tour nei club Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi registra il sold-out in tutte le tappe. Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi esordisce alla quinta posizione nella classifica FIMI di vendite, al secondo posto su ITunes e al primo posto su Spotify come artista più ascoltato. La Brunori Sas viene ufficialmente invitata e partecipa a Roma al Concerto del Primo Maggio. A giugno Ligabue sceglie Brunori Sas come open act per i concerti di Milano (Stadio San Siro) e Roma (stadio Olimpico). Tra marzo e aprile Brunori Sas porta nei teatri più prestigiosi d’Italia il tour teatrale dal titolo Brunori Srl – una società a responsabilità limitata. Per la prima volta Dario Brunori si è cimentato con uno spettacolo in bilico tra cabaret, teatro canzone e concerto, dove a monologhi intimisti (ma non troppo) si sono alternati i brani del suo repertorio in un set completamente rinnovato e inedito. Il tour ha registrato quasi sempre il tutto esaurito in una nuova formula di spettacolo composta da musica e monologhi, mutuando la forma della standup comedy. Il 20 maggio 2015 va in onda, in prima tv assoluta, su La Effe (canale 50 DTT e tivùsat, 139 di Sky), Una società a responsabilità limitata, un viaggio tra Roma e la Calabria che Dario Brunori ha compiuto con Neri Marcorè. Un racconto che nasce dallo spettacolo teatrale di Dario Brunori e che presenta sullo sfondo i suoi brani più significativi per descrivere ricordi e aneddoti secondo il tema centrale della “responsabilità limitata”. Il 5 dicembre è lo stesso Dario Brunori ad annunciare l’uscita per gennaio del nuovo album dal titolo A casa tutto bene (Picicca Dischi). “Sono canzoni che hanno a che fare con la necessità di affrontare le piccole e grandi paure quotidiane – spiega Brunori – e con la naturale tendenza a cercare un riparo, un rifugio, un luogo in cui sentirsi al sicuro”.
Cip! è il quinto album in studio di Brunori Sas, pubblicato il 10 gennaio 2020.
Un ritratto a tinte fosche della società attuale. Di gente ignorante, ma che crede di sapere tutto. “Questi parlano come mangiano e infatti mangiano molto male. Sono convinti che basti un tutorial per costruire un’astronave. E fanno finta di non vedere e fanno finta di non sapere che si tratta di uomini; di donne e di uomini“. Persino la Terra sembra avere le peggiori intenzioni. Il protagonista dice infatti, che mentre lui è pacifico, anche l’ambiente porta spavento e dolore. “E mentre il mio cuore trabocca d’amore lungo le spiagge c’è un sogno che muore; come una notte golosa di sole, che ruba alla terra profumo e calore. Il soffio del vento, che un tempo portava il polline al fiore, ora porta spavento, pavento e dolore“. Bisogna essere positivi; ma anche intraprendenti. Bisogna porsi degli obiettivi e smetterla di lamentarsi per quello che va male. “Ma vedrai che andrà bene, andrà tutto bene. Tu devi solo metterti a camminare; raggiungere la cima di montagne nuove. E vedrai che andrà bene, andrà tutto bene. Tu devi solo smettere di gridare e raccontare il mondo con parole nuove supplicando chi viene dal mare di tracciare di nuovo il confine fra il bene ed il male. Fra il bene ed il male“. La gente invece, non smette di urlare e indicare quello che non va; accontentandosi di dire che qualcun’altro è peggio; ma non facendo niente di propositivo. “Ma questi vogliono solo urlare, alzare le casse e fare rumore. Fuori dal torto e dalla ragione, un branco di cani senza padrone. Che fanno finta di non vedere e fanno finta di non sapere che si parla di uomini qui, di donne e di uomini“.