Grazie per avermi spezzato il cuore

Irene Grandi – Alle porte del sogno (2010)

La grinta e l’energia non fanno difetto ad Irene Grandi ma il primo ad accorgersene è Lorenzo Ternelli (meglio conosciuto come Telonio), che decide di scrivere con lei alcune canzoni. Fra di esse ci sarà anche “Un motivo maledetto”, il brano che costituisce il primo vero successo della cantante toscana. Il passo successivo è quello di cercare di salire sul palco dell’Ariston. Partecipa a “Sanremo giovani” con caloroso successo nel 1993, ma si afferma l’anno dopo allo stesso Festival con il brano “Fuori”, canzone che ottiene buona circolazione anche nelle radio. A questo punto, la sua casa discografica, la CGD si convince a puntare maggiormente su Irene, fornendole tutto il supporto necessario per sfornare un album di qualità. Il risultato è “Irene Grandi”, nel quale trova collaborazioni prestigiose come quelle di Jovanotti (in “T.v.b.”) e di Eros Ramazzotti (in “Sposati subito”). Il 1994 è l’anno del primo tour che avviene come spalla ai concerti di Paolo Vallesi. Dopo un duetto col cantante tedesco Klaus Lage, arriviamo al 1995 e quindi al disco della consacrazione a big della musica italiana: “In vacanza da una vita”, contenente brani come “L’amore vola” (con la mano, ancora una volta, di Jovanotti), “Il gatto e il topo” (con la collaborazione di Pino Daniele) e le famosissime “Bum bum” e “In vacanza da una vita”. Ora non resta che consolidare ulteriormente il successo, impresa affidata a “Per fortuna purtroppo” e affiancata da un duetto con un grande della musica italiana: Pino Daniele. I due si ritrovano con comunione di intenti nella splendida “Se mi vuoi”, brano che viene incluso nell’album del musicista napoletano “Non calpestare i fiori nel deserto”. Grazie a questa blasonata collaborazione, la voce di Irene Grandi vola nelle posizioni alte delle classifiche. Si tenta anche una versione per il mercato spagnolo che riscuote un discreto successo. Anche il cinema rientra nei suoi interessi e non dice certo no quando il regista Giovanni Veronesi la chiama per “Il barbiere di Rio”, al fianco del bravissimo Diego Abatantuono. La sua “Fai come me”, tra l’altro, è la canzone guida della colonna sonora del film. “Verde, Rosso e Blu” è invece l’album del 1999 che segna il passaggio per Irene e il fido Telonio, dalla produzione di Dado Parisini a quella di Gigi Di Rienzo. “Limbo” (scritta con la collaborazione di Sheryl Crow), “Eccezionale” e “Verde, Rosso e Blu” sono i brani di punta dell’ultimo album, che nella riedizione del 2000 si arricchisce del pezzo scritto da Vasco Rossi “La tua ragazza sempre”. L’intervento del mitico “Blasco” come al solito è benemerito e non a caso il pezzo raggiunge il secondo posto nella competizione sanremese. L’anno dopo si presenta sul mercato con il suo primo “Best of” dal titolo “Irek”, in cui è pubblicato tutto il meglio di Irene Grandi, più due remake e due brani inediti. Un momento di pausa e di riflessione che le ha permesso di ripresentarsi alla grande con l’ultimo e immancabile successo dal titolo “Prima di partire per un lungo viaggio”. Nella primavera del 2003 esce “Prima di partire”, disco composto all’isola d’Elba con la sua vecchia band i Kinoppi, che rafforza il sodalizio con Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio. Lo stile è rock, tra i singoli c’è “Prima di partire per un lungo viaggio”, “Buon compleanno” ed “Oltre”. Irene Grandi porta le sue nuove canzoni in tour partendo dallo stadio Meazza di Milano come ospite speciale di Vasco Rossi. Insieme a Marco Maccarini presenta l’edizione 2004 del Festivalbar. L’anno dopo (2005) escono il settimo disco, dal titolo “Indelebile” e il DVD “Irene Grandi LIVE”. Del 2007 è il singolo “Bruci la città”, presente in “Irenegrandi.hits” un nuovo lavoro che raccoglie inediti, riarrangiamenti del passato e cover. Nel 2008 esce il libro “Diario di una cattiva ragazza”, la sua autobiografia ufficiale. Nel 2010 partecipa al Festival di Sanremo presentando la canzone “La cometa di Halley”.

Alle porte del sogno è un album di brani inediti di Irene Grandi, pubblicato il 19 febbraio 2010 dall’etichetta discografica Warner Music Italy. L’album ha debuttato nella classifica italiana degli album stilata dalla FIMI alla posizione numero 24 e contiene il brano La cometa di Halley, scritta dalla Grandi insieme a Francesco Bianconi e pubblicata come primo singolo dall’album, che ha raggiunto la settima posizione della classifica italiana. La canzone Stai ferma è stata scritta da Saverio Grandi con Gaetano Curreri, leader degli Stadio. Il secondo singolo estratto dall’album è Alle porte del sogno, in rotazione radiofonica dal 30 aprile 2010.

Una storia è finita e lei quasi lo ringrazia di averla fatta soffrire; perchè in questo modo ha trovato la forza di uscire da questa situazione e dimenticarlo. “Grazie per avermi spezzato il cuore, finalmente la luce riesce a entrare. Strano a dirsi ho trovato pace in questa palude; mentre una sera scagliava invece musicali promesse di apocalisse“. L’intento di dimenticarsi è comune. “Grazie per l’invito a dimenticare le notti. Alle porte del sogno (le albe) incontrarti e parlare (il vino, le lotte). Dimenticare (i giorni). Alle porte del sogno (le luci) invitarti a ballare (le stanze d’albergo, le voci). Dimenticare ai bordi del cielo toccarti e suonare. Dimenticare il vento, gli scherzi, le foglie, le ombre, l’odio“. “Dimenticare alle porte del sogno incontrarti e parlare. Dimenticare alle porte del sogno invitarti a ballare. Dimenticare ai bordi del cielo toccarti e volare. Dimenticare alle porte del sogno baciarti e restare“. E infine, la beatitudine di essersi lasciati. “Strano a dirti ho trovato pace alle porte del sogno. Rivedo i porti, le nebbie, gli inverni le ombre, le inutili piogge. Le albe, le lotte, le luci, i giorni. Le notte, le stanze d’albergo. L’orgoglio“.

Mi disegnavi illusioni e possibilità

Irene Grandi – La cometa di Halley (2010)

La grinta e l’energia non fanno difetto ad Irene Grandi ma il primo ad accorgersene è Lorenzo Ternelli (meglio conosciuto come Telonio), che decide di scrivere con lei alcune canzoni. Fra di esse ci sarà anche “Un motivo maledetto”, il brano che costituisce il primo vero successo della cantante toscana. Il passo successivo è quello di cercare di salire sul palco dell’Ariston. Partecipa a “Sanremo giovani” con caloroso successo nel 1993, ma si afferma l’anno dopo allo stesso Festival con il brano “Fuori”, canzone che ottiene buona circolazione anche nelle radio. A questo punto, la sua casa discografica, la CGD si convince a puntare maggiormente su Irene, fornendole tutto il supporto necessario per sfornare un album di qualità. Il risultato è “Irene Grandi”, nel quale trova collaborazioni prestigiose come quelle di Jovanotti (in “T.v.b.”) e di Eros Ramazzotti (in “Sposati subito”). Il 1994 è l’anno del primo tour che avviene come spalla ai concerti di Paolo Vallesi. Dopo un duetto col cantante tedesco Klaus Lage, arriviamo al 1995 e quindi al disco della consacrazione a big della musica italiana: “In vacanza da una vita”, contenente brani come “L’amore vola” (con la mano, ancora una volta, di Jovanotti), “Il gatto e il topo” (con la collaborazione di Pino Daniele) e le famosissime “Bum bum” e “In vacanza da una vita”. Ora non resta che consolidare ulteriormente il successo, impresa affidata a “Per fortuna purtroppo” e affiancata da un duetto con un grande della musica italiana: Pino Daniele. I due si ritrovano con comunione di intenti nella splendida “Se mi vuoi”, brano che viene incluso nell’album del musicista napoletano “Non calpestare i fiori nel deserto”. Grazie a questa blasonata collaborazione, la voce di Irene Grandi vola nelle posizioni alte delle classifiche. Si tenta anche una versione per il mercato spagnolo che riscuote un discreto successo. Anche il cinema rientra nei suoi interessi e non dice certo no quando il regista Giovanni Veronesi la chiama per “Il barbiere di Rio”, al fianco del bravissimo Diego Abatantuono. La sua “Fai come me”, tra l’altro, è la canzone guida della colonna sonora del film. “Verde, Rosso e Blu” è invece l’album del 1999 che segna il passaggio per Irene e il fido Telonio, dalla produzione di Dado Parisini a quella di Gigi Di Rienzo. “Limbo” (scritta con la collaborazione di Sheryl Crow), “Eccezionale” e “Verde, Rosso e Blu” sono i brani di punta dell’ultimo album, che nella riedizione del 2000 si arricchisce del pezzo scritto da Vasco Rossi “La tua ragazza sempre”. L’intervento del mitico “Blasco” come al solito è benemerito e non a caso il pezzo raggiunge il secondo posto nella competizione sanremese. L’anno dopo si presenta sul mercato con il suo primo “Best of” dal titolo “Irek”, in cui è pubblicato tutto il meglio di Irene Grandi, più due remake e due brani inediti. Un momento di pausa e di riflessione che le ha permesso di ripresentarsi alla grande con l’ultimo e immancabile successo dal titolo “Prima di partire per un lungo viaggio”. Nella primavera del 2003 esce “Prima di partire”, disco composto all’isola d’Elba con la sua vecchia band i Kinoppi, che rafforza il sodalizio con Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio. Lo stile è rock, tra i singoli c’è “Prima di partire per un lungo viaggio”, “Buon compleanno” ed “Oltre”. Irene Grandi porta le sue nuove canzoni in tour partendo dallo stadio Meazza di Milano come ospite speciale di Vasco Rossi. Insieme a Marco Maccarini presenta l’edizione 2004 del Festivalbar. L’anno dopo (2005) escono il settimo disco, dal titolo “Indelebile” e il DVD “Irene Grandi LIVE”. Del 2007 è il singolo “Bruci la città”, presente in “Irenegrandi.hits” un nuovo lavoro che raccoglie inediti, riarrangiamenti del passato e cover. Nel 2008 esce il libro “Diario di una cattiva ragazza”, la sua autobiografia ufficiale. Nel 2010 partecipa al Festival di Sanremo presentando la canzone “La cometa di Halley”.

Alle porte del sogno è un album di brani inediti di Irene Grandi, pubblicato il 19 febbraio 2010 dall’etichetta discografica Warner Music Italy. L’album ha debuttato nella classifica italiana degli album stilata dalla FIMI alla posizione numero 24 e contiene il brano La cometa di Halley, scritta dalla Grandi insieme a Francesco Bianconi e pubblicata come primo singolo dall’album, che ha raggiunto la settima posizione della classifica italiana. La canzone Stai ferma è stata scritta da Saverio Grandi con Gaetano Curreri, leader degli Stadio. Il secondo singolo estratto dall’album è Alle porte del sogno, in rotazione radiofonica dal 30 aprile 2010.

La canzone fa un parallelo tra la cometa di Halley che si può vedere dalla terra solo una volta ogni cento anni e quindi un essere umano la può vedere massimo una volta in vita sua e il ricordo di un caro scomparso che pur non essendoci più rimane sempre nei nostri cuori dei propri cari.

Tu vuoi vivere così
Per inerzia e per comodità
Per qualcosa che non riesco più a capire
E poi ami con tranquillità
Come un Dio lontano
Che non ha né problemi né miracoli da fare
Non capisci che ci ucciderà
Questo nostro esistere a metà
Che la casa ha i rubinetti da cambiare
Eppure un tempo ridevi
E mostrandomi il cielo
Mi disegnavi illusioni e possibilità
E la Cometa di Halley ferì il velo nero
Che immaginiamo nasconda la felicità
Tu vuoi vivere così
Coi vantaggi della civiltà
E pontifichi su ciò che ci fa male
Non la vedi la stupidità
Di una relazione che non ha
Francamente neanche un asso da giocare
Eppure un tempo ridevi
E mostrandomi il cielo
Mi disegnavi illusioni e possibilità
E la Cometa di Halley ferì il velo nero
Che immaginiamo nasconda la felicità
Lasciami da sola
Fallo solo per un po’
Lascia stare
Non pensarci più
Lasciami la radio accesa
Lasciami cantare
E qualche cosa da mangiare, servirà
Io ti dico addio
Tu mi dici ciao
Io ti dico addio
Tu mi dici ciao
Hello goodbye hello

Una giornata un pò speciale

Simone Cristicchi – Genova brucia (2010)

Grazie al manager Francesco Migliacci ha l’opportunità di aprire i concerti di Niccolò Fabi e Max Gazzè e di firmare un contratto con “Carosello Records”, etichetta discografica con cui pubblica “Elettroshock”, il suo primo singolo. Per la stessa etichetta pubblica nel 2002 “Maria che cammina sull’autostrada”, mentre con il brano “Leggere attentamente le istruzioni” partecipa alla trasmissione “Destinazione Sanremo”, venendo però eliminato. Prova a ripresentarsi sul palco dell’Ariston l’anno successivo con la canzone “Studentessa universitaria”, che però viene scartata dal direttore artistico Tony Renis. Vincitore del “Cilindro d’argento” al Festival “Una casa per Rino” di Crotone, dedicato a Rino Gaetano, arriva al successo di pubblico nel 2005 con “Vorrei cantare come Biagio”, brano tormentone in cui Simone dichiara di voler assomigliare a Biagio Antonacci (denunciando le difficoltà di un artista nel mantenere la propria individualità nella ricerca del successo). Il singolo anticipa l’album “Fabbricante di canzoni”, il sui secondo singolo sarà proprio “Studentessa universitaria”, che si aggiudicherà il Musicultura Festival e la Targa della Critica. Cristicchi approda a Sanremo nel 2006 con “Che bella gente”, che gli permette di ottenere la seconda posizione nella sezione “Giovani”. Il singolo “Ombrelloni”, uscito in estate, viene boicottato invece dalle radio a causa del suo linguaggio ritenuto troppo volgare. Il riscatto per il cantautore romano non tarda ad arrivare: nel 2007 vince il Festival di Sanremo con “Ti regalerò una rosa”, il cui testo è ispirato ai mesi passati come volontario tra i malati di mente. Il brano vince, tra l’altro, il Premio della Sala Stampa Radio-Tv e il premio della critica intitolato a Mia Martini. Dopo aver preso parte alla quinta edizione di “O’ Scià”, la rassegna organizzata da Claudio Baglioni a Lampedusa, pubblica nel 2008 il libro “Centro di igiene mentale – Un cantastorie tra i matti” e l’album “Dall’altra parte del cancello”. Sempre in quell’anno, diventa padre di Tommaso, avuto da Sara, archeologa romana che sposerà nel 2010 e che nel 2011 darà alla luce un’altra figlia, Stella. Il 2009 vede Cristicchi in tour con “Canti di miniera, d’amore, vino e anarchia”, insieme con il coro dei Minatori di Santa Fiora, che viene immortalato in un dvd documentario. Nel 2010 egli prende parte a Sanremo con “Meno male”, brano scritto con Frankie Hi-Nrg, che raggiunge la finale grazie al maggior numero di voti raccolti tra i musicisti dell’orchestra. La pubblicazione dell’album “Grand Hotel Cristicchi” anticipa la sua partecipazione al Concerto del Primo Maggio, in cui tra l’altro interpreta “Nostra Patria è il mondo intero”, canto anarchico.

Grand Hotel Cristicchi è il terzo album di Simone Cristicchi, pubblicato il 19 febbraio 2010. È stato pubblicato contemporaneamente alla partecipazione del cantante al Festival di Sanremo 2010 con la canzone Meno male. Il brano L’ultimo valzer ha vinto (ex aequo con È lei dall’album Le vie del rock sono infinite di Edoardo Bennato) l’edizione 2010 del Premio Mogol, premio al miglior testo italiano dell’anno votato da una giuria presieduta dallo stesso Mogol. Il brano “Genova brucia”, canzone sul G8 di Genova del 2001, ha vinto il Premio Amnesty Italia, come miglior brano sui diritti umani pubblicato nel 2010. Grand Hotel Cristicchi è diventato un tour che, partito subito dopo la partecipazione a Sanremo 2010, si è protratto sino ad aprile 2011. Ad accompagnarlo sul palco il GnuQuartet (quartetto genovese, violoncello, viola, violino e flauto).

Canzone scritta durante i disordini per il vertice mondiale dei G8 a Genova. Cristicchi all’epoca non era ancora famoso e infatti la pubblicherà alcuni anni dopo, al suo terzo album. La canzone è stata scritta come se a cantare fosse uno di quei poliziotti che ha fermato le manifestazioni nel sangue. “Mi ricordo una giornata un pò speciale Genova 2001 vertice mondiale. Sono un poliziotto del reparto celere. Pronto alla guerra; ma più che una battaglia in strada sembra un carnevale“. Ed ecco cosa ne pensa dei pacifisti. “Tutti questi pacifisti del cazzo che si fanno chiamare Popolo di Seattle: massa di straccioni con bandiere e arcobaleni che solo a guardarli in faccia già divento paonazzo. Sono trecentomila e vogliono cambiare il mondo e pensano che per cambiare basti un girotondo. Io non so nemmeno chi ha ragione e chi ha torto; ma vuoi vedere che a ‘sto giro qui ci scappa il morto?“. Sono varie le forme di manifestazioni. “Ognuno sceglie la sua forma di protesta, c’è chi ha steso fili di mutande fuori alla finestra. C’è chi vuole oltrepassare la zona rossa,l c’è chi canta “Avanti Popolo alla riscossa“. Ma non si fa nessuna distinzione. Repressione contro tutti. “Genova Brucia, sono autorizzato dallo Stato. Eseguire gli ordini non è mica un reato e quindi Genova Brucia. Non faccio distinzioni donne vecchi e bambini. Potrebbe essere mio figlio Carlo Giuliani? Genova Brucia, Genova brucia, Genova brucia“. Molti di questi poliziotti, nascondendosi dietro le disposizioni dei superiori; in realtà si accanivano contro i manifestanti per pura fede politica. “Mi ricordo una missione un pò speciale Genova 2001 squilla il cellulare. Con la suoneria di Faccetta Nera sono fascista. Non credo sia una cosa di cui mi debba vergognare. Zecche parassiti e comunisti. Ci mancava pure quella banda di teppisti con la tuta nera ed il passamontagna in testa, con le spranghe fanno a pezzi tutti e ci rovinano la festa“. Quindi la repressione è stata totale quanto sproporzionata. “Parte la carica, voi ve la date a gambe. Temete il manganello o la pallottola vagante? Tute bianche si riempiono di sangue. Sudore e lacrimogeni sparati sulla gente. Tu che ti rifugi nel cortile prenderai più botte che se fossi nato in Cile. La Costituzione è come carta igienica: usala per pulirti il culo o tamponarti le ferite“. Nessuna speranza per chi era lì in quei giorni. “Qui non serve a niente chiedere aiuto. Piangi quanto vuoi non ti risponderà nessuno. Non c’è Manu Chao e nemmeno il tuo avvocato. Canta la mia filastrocca: siamo a Bolzaneto: un due tre viva viva Pinochet, quattro cinque sei fossi in te non parlerei, sette otto nove il negretto non commuove“. Ma forse i veri colpevoli sono sopratutto altri. Chi ha dato gli ordini, chi non ha mai pagato. “Ne è morto solo uno, ma potevano essere 100. I mandanti del massacro sono ancora in Parlamento“.

Noi siamo isole irraggiungibili

Paola Turci – Il cielo sopra di noi (2010)

Paola Turci ha una carriera artistica venticinquennale sempre all’insegna della canzone cantautoriale. Canzoni d’amore o di protesta porta sempre il suo segno indinguibile. Una carriera fatta di alti e bassi, ma senza mai cavalcare l’onda del momento.

“Giorni di rose” è stato pubblicato nel 2010 ed è il secondo di una triade di cd in una la Turci cerca di descrivere l’animo umano (amore, donne e sociale). Secondo cd con la Universal, ha avuto tre singoli “Danza intorno al sole” (scritto da Nada e carmen Consoli), “Lunaspina” (cover di Fiorella Mannoia, cantata in duetto con la stessa Mannoia) e “Il cielo sopra di noi” (scritta da Marina Rei).

Lei è innamorata e cerca di dichiararsi, anche se non sa “se riuscirà con le parole”. Nel farsi coraggio pensa che infondo basterebbe guardare entrambi il cielo sopra di loro. Di sicuro sa che senza di lui non ce la fa …

E’ diventato possibile odiare facendo finta di farti un piacere

Irene Grandi – Tutti più felici (2010)

La grinta e l’energia non fanno difetto ad Irene Grandi ma il primo ad accorgersene è Lorenzo Ternelli (meglio conosciuto come Telonio), che decide di scrivere con lei alcune canzoni. Fra di esse ci sarà anche “Un motivo maledetto”, il brano che costituisce il primo vero successo della cantante toscana. Il passo successivo è quello di cercare di salire sul palco dell’Ariston. Partecipa a “Sanremo giovani” con caloroso successo nel 1993, ma si afferma l’anno dopo allo stesso Festival con il brano “Fuori”, canzone che ottiene buona circolazione anche nelle radio. A questo punto, la sua casa discografica, la CGD si convince a puntare maggiormente su Irene, fornendole tutto il supporto necessario per sfornare un album di qualità. Il risultato è “Irene Grandi”, nel quale trova collaborazioni prestigiose come quelle di Jovanotti (in “T.v.b.”) e di Eros Ramazzotti (in “Sposati subito”). Il 1994 è l’anno del primo tour che avviene come spalla ai concerti di Paolo Vallesi. Dopo un duetto col cantante tedesco Klaus Lage, arriviamo al 1995 e quindi al disco della consacrazione a big della musica italiana: “In vacanza da una vita”, contenente brani come “L’amore vola” (con la mano, ancora una volta, di Jovanotti), “Il gatto e il topo” (con la collaborazione di Pino Daniele) e le famosissime “Bum bum” e “In vacanza da una vita”. Ora non resta che consolidare ulteriormente il successo, impresa affidata a “Per fortuna purtroppo” e affiancata da un duetto con un grande della musica italiana: Pino Daniele. I due si ritrovano con comunione di intenti nella splendida “Se mi vuoi”, brano che viene incluso nell’album del musicista napoletano “Non calpestare i fiori nel deserto”. Grazie a questa blasonata collaborazione, la voce di Irene Grandi vola nelle posizioni alte delle classifiche. Si tenta anche una versione per il mercato spagnolo che riscuote un discreto successo. Anche il cinema rientra nei suoi interessi e non dice certo no quando il regista Giovanni Veronesi la chiama per “Il barbiere di Rio”, al fianco del bravissimo Diego Abatantuono. La sua “Fai come me”, tra l’altro, è la canzone guida della colonna sonora del film. “Verde, Rosso e Blu” è invece l’album del 1999 che segna il passaggio per Irene e il fido Telonio, dalla produzione di Dado Parisini a quella di Gigi Di Rienzo. “Limbo” (scritta con la collaborazione di Sheryl Crow), “Eccezionale” e “Verde, Rosso e Blu” sono i brani di punta dell’ultimo album, che nella riedizione del 2000 si arricchisce del pezzo scritto da Vasco Rossi “La tua ragazza sempre”. L’intervento del mitico “Blasco” come al solito è benemerito e non a caso il pezzo raggiunge il secondo posto nella competizione sanremese. L’anno dopo si presenta sul mercato con il suo primo “Best of” dal titolo “Irek”, in cui è pubblicato tutto il meglio di Irene Grandi, più due remake e due brani inediti. Un momento di pausa e di riflessione che le ha permesso di ripresentarsi alla grande con l’ultimo e immancabile successo dal titolo “Prima di partire per un lungo viaggio”. Nella primavera del 2003 esce “Prima di partire”, disco composto all’isola d’Elba con la sua vecchia band i Kinoppi, che rafforza il sodalizio con Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio. Lo stile è rock, tra i singoli c’è “Prima di partire per un lungo viaggio”, “Buon compleanno” ed “Oltre”. Irene Grandi porta le sue nuove canzoni in tour partendo dallo stadio Meazza di Milano come ospite speciale di Vasco Rossi. Insieme a Marco Maccarini presenta l’edizione 2004 del Festivalbar. L’anno dopo (2005) escono il settimo disco, dal titolo “Indelebile” e il DVD “Irene Grandi LIVE”. Del 2007 è il singolo “Bruci la città”, presente in “Irenegrandi.hits” un nuovo lavoro che raccoglie inediti, riarrangiamenti del passato e cover. Nel 2008 esce il libro “Diario di una cattiva ragazza”, la sua autobiografia ufficiale. Nel 2010 partecipa al Festival di Sanremo presentando la canzone “La cometa di Halley”.

Alle porte del sogno è un album di brani inediti di Irene Grandi, pubblicato il 19 febbraio 2010 dall’etichetta discografica Warner Music Italy. L’album ha debuttato nella classifica italiana degli album stilata dalla FIMI alla posizione numero 24 e contiene il brano La cometa di Halley, scritta dalla Grandi insieme a Francesco Bianconi e pubblicata come primo singolo dall’album, che ha raggiunto la settima posizione della classifica italiana. La canzone Stai ferma è stata scritta da Saverio Grandi con Gaetano Curreri, leader degli Stadio. Il secondo singolo estratto dall’album è Alle porte del sogno, in rotazione radiofonica dal 30 aprile 2010.

L’odio scorre in questa società senza che si faccia vedere. Tutti con un sorriso quasi da paresi nel dire che va sempre tutto bene. “Si arrenderà sotto i cannoni questo rumore di piazza e di voci. La libertà è storia antica, quando le idee non ti accorgi che mancano. E’ diventato possibile odiare facendo finta di farti un piacere“. E anche quando sembra che non succeda niente, invece qualcosa cambia. E non sempre in positivo. “E siamo tutti più felici di come passano questi anni senza volontà qualche novità arriva sempre. E siamo tutti più felici di come passano questi anni, mi convincerai di una verità per fregarmi. Ma siamo solo più nemici mentre passano questi anni, senza identità e più fragili di un cristallo“. Per questo è importante avere qualcuno vicino, il proprio partner, che ti riporti sempre alla realtà. E viceversa. “Proverò io con le mie mani a ripulirti da tutti i tuoi mali. Non basterà questo è sicuro, dovrai guarire anche me ti scongiuro“. Tenendosi stretti e salvandosi a vicenda. “Mille angeli sono caduti giù con un lampo e la notte che non finiva più si è dissolta nella pioggia. Ti domanderai se hai paura o sei contento. Poi mi stringerai così. Tra i tuoi battiti“.