Lascio a un altro le tue braccia

Max De Angelis – L’evaso (2005)

Nel gennaio del 2004 esce il singolo La soluzione, un pezzo dal ritmo martellante. La canzone è accompagnata da un video che si avvale del meccanismo del reverse e vede alla regia Giangi Magnoni, in esso la scelta di Max di non comparire nel video clip. Il secondo singolo è Nuda, pubblicato il 25 giugno del 2004. La realizzazione del video è affidata nuovamente a Giangi Magnoni che, prendendo spunto dal testo, mette in scena in un loft simil-newyorkese, un delitto passionale dalla patinata estetica fetish. Partecipa al Festivalbar 2004 proprio con questa canzone. A metà novembre del 2004 comincia a circolare il terzo singolo, L’evaso; per il videoclip troviamo sempre Giangi Magnoni che interpreta l’evasione in chiave quasi guerresca, il protagonista per evadere dal mondo ristretto in cui si trova utilizza infatti, sotto lo sguardo di disapprovazione di un portinaio (simbolo del luogo comune e delle convenzioni), un macchinario che somiglia molto da vicino alle catapulte da guerra d’età cinquecentesca, una volontà determinata di avere ragione delle barriere (il cemento) e ritrovarsi in un mondo più vero (l’atterraggio nel bosco). Successivamente, partecipa al Festival di Sanremo 2005 nella categoria “Giovani” con il pezzo Sono qui per questo.

Contemporaneamente esce il suo primo album, La soluzione, che contiene dieci brani più una ghost track, scritti da De Angelis insieme all’amico e produttore Dievo Calvetti e Marco Ciappelli.

Non si evade solo da una prigione; ma da qualunque cosa si opprima e abbiamo difficoltà a superare. Ad esempio, da un amore tormentato, come il protagonista di questo testo. “Sgretolare il muro, solido e sicuro per esaudire il sogno, sparire dal tuo regno; tento l’evasione, da te mio carceriere e voglio respirare quell’aria di pace. Il piano è predisposto, domani certo esco, non mi potrai fermare, non mi saprai braccare; strisciando dentro il tubo del condizionamento poi supero il confine dal tuo isolamento“. “Così come un evaso col sangue giù dal naso, i nodi nel lenzuolo e ho già toccato il suolo. L’ergastolo è finito, chissà se mi hai tradito; lo sai è sembrato eterno, quest’ultimo inverno. La pelle avrà memoria di questa nostra storia, di noi che elucubriamo, scappiamo e poi torniamo; ma oggi salto il muro, ma oggi vaffanculo, niente di personale questione vitale“. “Così come un evaso, ho ricomposto il puzzle; ti passerò davanti fingendo pentimenti. L’inganno è giusto adesso, in guerra tutto è ammesso; di vivere al mio posto non ero disposto. Cadrai da uno scalino, non ti sarò vicino, in piedi nella sabbia, il fango sulle labbra, la ritrovata assenza, fantasma nella stanza. Esorcizzare il tempo, scoprirmi vivendo!“. La sensazione di essersi liberato non ha limiti e ci si chiede il motivo per il quale non lo si è fatto prima. “Libero, sento il vento sulla faccia, lascio a un altro le tue braccia. Libero, fuori dal penitenziario, sono io sono l’evaso“.

Faresti diventare bianchi i capelli dei bigotti

Irene Grandi – Lady picche (2005)

La grinta e l’energia non fanno difetto ad Irene Grandi ma il primo ad accorgersene è Lorenzo Ternelli (meglio conosciuto come Telonio), che decide di scrivere con lei alcune canzoni. Fra di esse ci sarà anche “Un motivo maledetto”, il brano che costituisce il primo vero successo della cantante toscana. Il passo successivo è quello di cercare di salire sul palco dell’Ariston. Partecipa a “Sanremo giovani” con caloroso successo nel 1993, ma si afferma l’anno dopo allo stesso Festival con il brano “Fuori”, canzone che ottiene buona circolazione anche nelle radio. A questo punto, la sua casa discografica, la CGD si convince a puntare maggiormente su Irene, fornendole tutto il supporto necessario per sfornare un album di qualità. Il risultato è “Irene Grandi”, nel quale trova collaborazioni prestigiose come quelle di Jovanotti (in “T.v.b.”) e di Eros Ramazzotti (in “Sposati subito”). Il 1994 è l’anno del primo tour che avviene come spalla ai concerti di Paolo Vallesi. Dopo un duetto col cantante tedesco Klaus Lage, arriviamo al 1995 e quindi al disco della consacrazione a big della musica italiana: “In vacanza da una vita”, contenente brani come “L’amore vola” (con la mano, ancora una volta, di Jovanotti), “Il gatto e il topo” (con la collaborazione di Pino Daniele) e le famosissime “Bum bum” e “In vacanza da una vita”. Ora non resta che consolidare ulteriormente il successo, impresa affidata a “Per fortuna purtroppo” e affiancata da un duetto con un grande della musica italiana: Pino Daniele. I due si ritrovano con comunione di intenti nella splendida “Se mi vuoi”, brano che viene incluso nell’album del musicista napoletano “Non calpestare i fiori nel deserto”. Grazie a questa blasonata collaborazione, la voce di Irene Grandi vola nelle posizioni alte delle classifiche. Si tenta anche una versione per il mercato spagnolo che riscuote un discreto successo. Anche il cinema rientra nei suoi interessi e non dice certo no quando il regista Giovanni Veronesi la chiama per “Il barbiere di Rio”, al fianco del bravissimo Diego Abatantuono. La sua “Fai come me”, tra l’altro, è la canzone guida della colonna sonora del film. “Verde, Rosso e Blu” è invece l’album del 1999 che segna il passaggio per Irene e il fido Telonio, dalla produzione di Dado Parisini a quella di Gigi Di Rienzo. “Limbo” (scritta con la collaborazione di Sheryl Crow), “Eccezionale” e “Verde, Rosso e Blu” sono i brani di punta dell’ultimo album, che nella riedizione del 2000 si arricchisce del pezzo scritto da Vasco Rossi “La tua ragazza sempre”. L’intervento del mitico “Blasco” come al solito è benemerito e non a caso il pezzo raggiunge il secondo posto nella competizione sanremese. L’anno dopo si presenta sul mercato con il suo primo “Best of” dal titolo “Irek”, in cui è pubblicato tutto il meglio di Irene Grandi, più due remake e due brani inediti. Un momento di pausa e di riflessione che le ha permesso di ripresentarsi alla grande con l’ultimo e immancabile successo dal titolo “Prima di partire per un lungo viaggio”. Nella primavera del 2003 esce “Prima di partire”, disco composto all’isola d’Elba con la sua vecchia band i Kinoppi, che rafforza il sodalizio con Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio. Lo stile è rock, tra i singoli c’è “Prima di partire per un lungo viaggio”, “Buon compleanno” ed “Oltre”. Irene Grandi porta le sue nuove canzoni in tour partendo dallo stadio Meazza di Milano come ospite speciale di Vasco Rossi. Insieme a Marco Maccarini presenta l’edizione 2004 del Festivalbar. L’anno dopo (2005) escono il settimo disco, dal titolo “Indelebile” e il DVD “Irene Grandi LIVE”.

Indelebile è un album di Irene Grandi, pubblicato il 20 maggio 2005. Questo disco è stato interamente realizzato dalla cantante e dalla sua ex band “I Kinoppi”. Contiene collaborazioni con James Reid, cantautore neozelandese, coautore del brano Non resisto e voce nel duetto Resist You. Dall’album sono estratti i singoli: Lasciala andare e Non resisto.

Canzone molto briosa (anche nella musica) e divertente, in cui l’io narrante femminile si rivolge a una “Lady Picche” (il cui nome deriva, immagino, dall’espressione “dare il due di picche”, nel senso di “rifiutare seccamente un approccio”), vera forza della natura, invitandola a conoscerla meglio e infine a portarla via con sé. “Mi lasci entrare hai tanti vuoti da colmare in te. Toccami il cuore con mani di fata. Oh lady hai segreti con le cose che racconti a me. Faresti diventare bianchi i capelli dei bigotti“. Io non ho la patente, quindi potrei sbagliarmi, ma “dare gas” o “sgasare” l’ho sentito usare solo in riferimento alle moto, quindi a me la frase finale mi fa pensare a una Lady Picche in formato Thelma & Louise, o a una dyke on byke. Entrambi riferimenti cari all’iconografia lesbica. “Oh lady sei difficile da accontentare lady. Oh lady io ti inseguirei ovunque vai. Oh lady picche
Oh lady vai non ti fermare oh lady. Oh lady se vuoi dare tutto vai. Dai gas!
“.
Oppure, in alternativa, il testo regge benissimo a una lettura erotica, nella quale la “lady Picche” è invitata a farsi pure avanti con le avances, e a proseguire “a tutto gas” travolgendo con sé l’io narrante. “Oh lady stringi tra i denti una rosa di sole e vai senza pensare mai alle spine. Oh lady giochi con la paura di morire che hai di chi non accetta le sconfitte. Lady picche“. In un caso o nell’altro, l’eterosessuale Irene Grandi ha qui strizzato consapevolmente l’occhio al pubblico lesbico, divertendosi pure un sacco nel farlo!

Amandoci saremo liberi

Dario Gay – Ti sposerò (2005)

Esordisce nel 1982, al concorso per artisti emergenti “Il Talentiere” (ex “Festival degli sconosciuti”), dove viene notato dai due organizzatori Rita Pavone e Teddy Reno, che lo invitano ad esibirsi al loro tour invernale. La collaborazione con la Pavone continuò anche in seguito, e nel 1990 Dario collaborò con lei nel pezzo Gemma, inserito nel disco Gemma e le altre. Nel 1985 vince il Premio Rino Gaetano con il brano Oh Dolores!. In quest’occasione inizia la sua collaborazione con Enrico Ruggeri, per il quale scrisse Le luci della sera inserita nell’album La parola ai testimoni. Nel 1988 esce il suo primo album Nella vita di un artista c’è sempre un disco che ha per titolo il suo nome, scritto insieme a Ruggeri. Al suo interno si trovano Dammi un’emozione, finalista al Festivalbar 1989, e Diamante. Nello stesso anno vince il premio della critica al Premio Rino Gaetano. Partecipa al Festival di Sanremo 1990 nella sezione Nuove Proposte, arrivando in finale con la canzone Noi che non diciamo mai mai. L’anno seguente è nuovamente in concorso al Festival di Sanremo nella stessa sezione con Sorelle d’Italia. Il testo della canzone, che parla di camionisti, prostitute e viados, provoca scandalo, ma viene apprezzato dalla critica nonostante la sua eliminazione dalla finale. Nello stesso anno esce il secondo album Nonsoloamore, sempre scritto a quattro mani con Enrico Ruggeri. Dopo alcuni anni passati a comporre canzoni per altri artisti (fra cui la Pavone, Milva e gli O.R.O.), nel 1995 pubblica il CD singolo Basta con le favole. Il disco, scritto per la prima volta interamente da lui, è patrocinato da “Fonopoli” di Renato Zero. Dopo sei anni, nel 2001, esce Domani è primavera, che contiene la canzone omonima, inno ufficiale del Gay Pride di quell’anno: Dario fa “coming out” dichiarandosi pubblicamente omosessuale, riprendendo il suo vero cognome “Gay”, fino allora trasformato in “Gai” per volontà dei suoi discografici che temevano equivoci di interpretazione. Nel 2002 partecipa all’Europride Song Contest di Colonia con il brano Le nuvole, cantato in coppia con La Cristiana, cantante e nota esponente militante transgender, classificandosi terzo.

Nel 2005 esce il Cd singolo Ti sposerò, che visto il contenuto (dichiarazione d’amore di un uomo ad un altro uomo) viene immediatamente associato alla manifestazione “PACS day”, che si è tenuta a Roma il 21 maggio 2005. In quell’occasione, Dario celebra assieme a numerose altre coppie un simbolico PACS con il suo compagno Marco. Il singolo contiene anche la versione remix dello stesso brano ed Il muro, il cui testo è una sorta di dialogo tra un eterosessuale ed un gay.

Nei tempi in cui gli omosessuali non avevano alcun diritto di coppia e in cui si stavano timidamente affacciando i Pacs (poi bocciati) il cantante dichiara al suo amore la voglia di sposarlo. Non solo è una rivendicazione al diritto di una coppia omosessuale ad essere riconosciuti dallo Stato; ma un’esigenza quella di sentirsi uguali alle coppie eterosessuali a ad avere gli stessi diritti. “Marco ti propongo una follia davvero, folle più di questo amore, amore vero“. Tutto ciò associarsi ad una situazione in cui anche chi era ben disposto pensava che era inutile sposarsi se questa cerimonia non aveva valore legale. “Sarà divertente osservare l’espressione degli amici e dei parenti e della gente“. “Qualcuno dirà che abbiamo sempre voglia di scherzare“. Mentre alcuni sono proprio ostili. “Qualcuno dirà che siamo posseduti dal demonio“. Poi si perde in una dichiarazione d’amore eterno per il suo partner “Marco vieni più vicino e dammi le tue mani, dammi ancora il tuo respiro e anche il tuo domani. Dammi la tua voce, insieme a me potrai gridare che l’amore cerca l’aria e non si può fermare“. “Io ti sposerò e sarà per sempre inevitabilmente; io ti sposerò e amandoci saremo liberi“.

Mai saremo vittime noi

Daniele Stefani – Non piangere (2005)

Del suo talento si accorge la Columbia Sony Music con cui Daniele firma il primo contratto discografico. E’ il punto di partenza per dedicarsi alla composizione dell’album di esordio, in cui Daniele sintetizza un lungo cammino ed esprime un mondo musicale che da sempre e’ stato dentro di lui che e’ venuto alla luce grazie all’incontro con il suo produttore e in seguito amico Giuliano Boursier: partendo da un’attenzione particolare all’aspetto melodico, ha creato con Daniele, in una felice esperienza a quattro mani, un sound che spazia nelle piu’ moderne espressioni. L’album “Amanti eroi”, distribuito in tutti i negozi di dischi dal 21 Giugno 2002, e’ un ritratto, sia a livello di suoni che di temi, di tutto quanto ruota intorno alla filosofia di Daniele Stefani e ai suoi vent’anni: la musica, il pop in tutte le sue forme più recenti, la canzone d’autore, la black music, gli amici, le esperienze legate alla vita di ogni giorno. Il singolo “Un giorno d’amore”, diventato una Hit, è stato promosso in tutte le radio a partire dal 1 Aprile 2002. Durante i mesi successivi il brano esce in Francia ottenendo ottimi risultati, permettendo così a Daniele di esibirsi per quattro serate all’Olympia di Parigi in apertura dei concerti di Natasha St.Pier. Il secondo singolo “Uno straccio di emozione“ viene programmato da tutte le radio e TV ottenendo grande riscontro, per arrivare a Sanremo 2003 con “Chiaraluna” che diventa il terzo singolo. Nell’ estate 2003 esce l’ultimo singolo dell’album “Una lacrima“. Nel 2004 firma un nuovo contratto con Emimusic. Nel Novembre 2005 partecipa come ospite ad alcuni concerti in Messico per il Sanremo Music Award, ottenendo grande riscontro da parte del pubblico e degli addetti ai lavori, come avviene del resto durante ogni sua esibizione. Inizia poi un lungo lavoro di ricerca e di maturazione artistica che lo porta a nuove collaborazioni, tra cui quella con Nicolò Fragile che diviene arrangiatore e produttore artistico dei brani che compongono il terzo album di Daniele, in uscita il 18 gennaio 2008, intitolato “Punto di partenza”. Un titolo che rimanda chiaramente ad un nuovo inizio, ad un percorso di inevitabile crescita che si esprime attraverso un sound deciso che riesce ad esaltare le sue indiscutibili doti vocali. L’album è stato anticipato da “Oltre ogni senso”, seguito da “Il tempo gira”, “E mi chiedi come sto” e attualmente nelle radio “Niente di speciale”.

A fine gennaio 2005 esce il primo singolo “Non piangere”, a cui fa seguito il secondo “Dimenticami”, radio date dal 6 maggio, che apre il secondo album “Adesso o mai”, presente nei negozi di dischi dal 10 giugno 2005. Il terzo singolo “Adesso o mai” radio edit dal 6 settembre 2005.

Si sono appena lasciati. “Ho dato un taglio netto a tutto e non lo sò. Ho fatto bene ho fatto male, poi vedrò. Che tu mi manchi è un fatto, lo sapevo già
Ma la vita, prende e dà… E’ cosi strano camminare senza te. Anche un bambino mi domanda: “Dove sei?” Ci penso sopra torno indietro ma non va. Questa vita prende e dà
“. Una scelta sofferta e dolorosa. “Si, hai dato l’impossibile. No, che non vuol dire perdere capire che la vita infondo va da sè; io ci sarò, quando vorrai. Mai, ti cercherò se tu non vuoi. Mai, saremo vittime di noi. E non piangere. O tra un momento vedrai piangere anche me”. Uno dei due (il mollato) dichiara che sarà sempre pronto a tornare dal partner; ma che non prenderà mai l’iniziativa. “Mai, ci perderemo se non vuoi. Mai, combatteremo tra di noi. E non piangere. Non è da te. Decisa e forte più di me. Più di me“.

Ma perchè non riesco ad innamorarmi di te?

Laura Bono – Non credo nei miracoli (2005)

Nel 2003 ha partecipato al concorso Fatti sentire, manifestazione che si tiene annualmente all’interno dell’evento I-Tim Tour, che l’ha portata poi ad esibirsi come finalista in Piazza Duomo a Milano con il brano La mia isola. Nel 2005 ha partecipato alla 55ª Edizione del Festival di Sanremo con il brano Non credo nei miracoli, vincendo la categoria “Giovani” e piazzandosi alla quinta posizione nella classifica generale, secondo il regolamento della manifestazione che quell’anno vedeva i partecipanti divisi in più categorie, per poi eleggere il vincitore tra i migliori classificati tra le cinque sezioni, compresa quella dei “Giovani”. Della canzone vincitrice, così come per tutte le composizioni contenute nell’album intitolato Laura Bono, la cantante ha curato sia la stesura delle musiche che dei testi insieme a Piero Cassano e Mario Natale. In seguito alla canzone sanremese è stato pubblicato il singolo Tutto ha una spiegazione, che ha anticipato l’uscita del disco d’esordio della cantante, pubblicato per l’etichetta discografica EMI. La canzone presentava un’impronta più rock della precedente, così come tutte le canzoni contenute nell’album, pubblicato anche in Finlandia dove ha riscosso un grande successo, raggiungendo l’ottava posizione della classifica. In Finlandia, infatti, Non credo nei miracoli si è piazzata tra le prime dieci posizioni dell’air play list finlandese. Grazie a questo successo, il brano Oggi ti amo è stato registrato in duetto con il cantante finlandese Tomi Metsäketo. Durante la promozione dell’album in Finlandia ha partecipato inoltre a diverse trasmissioni televisive locali e ha tenuto il suo primo concerto in terra straniera proprio a Helsinki, capitale della nazione, il 9 dicembre 2005. Il giorno seguente si è esibita in una performance acustica davanti al Presidente Finlandese Tarja Halonen. Successivamente è stata impegnata nella registrazione dei propri brani in spagnolo per i mercati di lingua iberica. Nel marzo del 2006 è avvenuta la pubblicazione dell’album, nella sua nuova versione, in Spagna, Messico, Colombia e America latina. Sempre in quel periodo ha interpretato la canzone Il tuo mondo, inserita nella colonna sonora del film della Walt Disney Bambi 2 – Bambi e il Grande Principe della foresta, uscito nelle sale italiane nella primavera di quell’anno. Sempre del 2006 ha partecipato al reality show italiano Music Farm, in onda su Rai 2 con la conduzione di Simona Ventura, dove ha raggiunto ottimi risultati arrivando in finale. Ha inoltre pubblicato la ristampa del suo primo album, aggiungendo tre inediti; Non è stata colpa miaInvidia e Che bel vivere (brano con il quale si è presentata senza successo alle selezioni del Festival di Sanremo 2006), e due brani in spagnolo, No creo en los milagros (versione alternativa della nota Non credo nei miracoli) e Hoy yo te amo (Oggi ti amo). L’estate successiva è stata impegnata nella sua prima tournée italiana. Il 22 giugno del 2007 ha pubblicato un nuovo singolo, Splendido incubo, in rotazione nelle radio già dall’inizio dello stesso mese, raggiungendo nella prima settimana l’11ª posizione nella classifica italiana dei singoli più venduti. Il 16 luglio 2008 ha duettato con il gruppo Diastema, realizzando la canzone Ogni istante. Il mese successivo ha terminato la registrazione del secondo album, S’intitola così, uscito il 10 settembre solo in Finlandia per la divisione locale della EMI. Il 18 maggio 2010 è stato pubblicato il suo terzo album, che contiene fra l’altro il brano Tra noi l’immensità, utilizzato per una campagna pubblicitaria televisiva. In Italia l’album, intitolato La mia discreta compagnia, ha debuttato alla posizione 65 della classifica italiana degli album. Il secondo singolo estratto è Tutto qui, in rotazione radiofonica dall’11 settembre 2010.

Laura Bono è l’ononimo album di debutto di Laura Bono. L’album, pubblicato nel 2005, è stato ristampato l’anno successivo con l’aggiunta di cinque tracce: tre brani inediti e la versione in spagnolo di Oggi ti amo e Non credo nei miracoli, brano con cui l’artista ha vinto nella categoria “Giovani” del Festival di Sanremo 2005.

Dopo una lunga relazione, lei dice al suo partner che la loro storia non può andare avanti. Ci tiene a mantenere buoni rapporti, perchè non ha niente da recriminare; semplicemente non lo ama e crede che entrambi meritino di essere più felici. Con l’espressione del titolo si intende che lei non creda che tutto si possa mettere a posto solo col passare del tempo. “Io non credo nei miracoli, tu sei stato per me l’eccezione; anche solo per un attimo, ma sai che ci ho creduto in noi. Ma io vivo nel ricordo che, sgomitando si fa spazio in me di un amore che purtroppo non sei te“. “Dolce stella, non tremare, ci ho provato e riprovato, ma non posso più farti male, farmi male. Tutto questo dimmi che senso ha?“. “Ma perchè non riesco ad innamorarmi di te, perchè?“. E poi spiega le dinamiche che l’hanno convinta a prendere questa decisione. “Tu mi stringi un nodo in gola, mi quasi male respirare; mentre mi difendo sento che vorrei difenderti da me“. “Ti ho lasciato, ti ho ripreso; troppe volete ho perso il conto, ma tu sempre lì. Farti male, mi fa male. Tutto questo dimmi che senso ha?“.