La tua voce mai più

Valentina Giovagnini – Il passo silenzioso della neve (2002)

Nel 1997 incontra il suo futuro produttore Davide Pinelli con il quale inizierà una fruttuosa collaborazione quattro anni più tardi; a loro si aggiunge l’autore Vincenzo Incenzo. Nel 2001 incide il suo primo CD singolo, dal titolo Dovevo dire di no, che non riscuote un grande successo, ma che le permette di accedere e di superare la selezione per la categoria Giovani del Festival di Sanremo 2002. Prima del Festival vero e proprio, Valentina prende parte alla trasmissione Sanremo Giovani interpretando La prima cosa bella. Nel 2002 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Il passo silenzioso della neve, di Vincenzo Incenzo e Davide Pinelli, arrivando seconda per soli 21 punti nella categoria Giovani dietro ad Anna Tatangelo. Il brano vince il Premio per il Miglior arrangiamento ottenendo inoltre un enorme consenso di pubblico e critica. Nelle successive settimane raggiunge il quattordicesimo posto nella classifica dei singoli. Nei mesi successivi, arrivano prestigiose nomination dagli Italian Music Awards e dal Premio Titano – Festival di San Marino, rispettivamente nelle categorie Miglior artista emergente e Miglior artista femminile dell’anno. Il brano Creatura nuda, terzo singolo estratto dall’omonimo album, viene impiegato in una puntata ambientata in Italia della soap opera Beautiful, trasmessa da Canale 5. Sulla fine del 2002, Valentina torna in sala di registrazione, per incidere il suo secondo album, anticipato nel maggio 2003 dal singolo Non piango più, ennesimo esperimento nel quale ad un sorprendente intro di archi a tempo di tango argentino, ci sono sonorità elettroniche e ritmiche stile anni ottanta. Con questo singolo partecipa per la seconda volta come ospite al Girofestival. L’uscita del secondo album, prevista di lì a poco, viene bloccata per problemi derivanti dal calo degli investimenti nel mercato discografico italiano. Nell’estate del 2004 partecipa ancora una volta come ospite al Girofestival, dove presenta Mi fai vivere e Dovevo dire di no, dal primo album Creatura nuda. Nonostante la difficoltà di tornare sul mercato discografico e l’esclusione alle edizioni 2003 (con L’amore non ha fine), 2004 (con L’attesa infinita), 2005 (con Inimmaginabile) e 2008 (con Sonnambula) del Festival di Sanremo, Valentina continua ad esibirsi in pubblico (ha organizzato 8 tour tra il 2002 ed il 2008), ed a comporre nuova musica. Il 2 gennaio 2009 la cantante viene ricoverata al policlinico Le Scotte di Siena in gravissime condizioni a causa di un incidente stradale avvenuto alle 15.30 tra Pozzo della Chiana e Foiano della Chiana, presso la frazione di Santa Luce: la ragazza era al volante della sua Nissan Micra quando è uscita di strada ribaltandosi contro un albero e finendo la sua corsa in mezzo a un campo. Sul posto intervengono i sanitari del 118 e il medico che, considerato il gravissimo trauma cranico riportato dalla giovane, ne dispone il trasferimento all’ospedale Le Scotte di Siena tramite l’eliambulanza Pegaso. Valentina muore nella tarda serata nonostante un disperato intervento chirurgico. Aveva 28 anni. I funerali, a cui hanno partecipato oltre duemila persone, si sono svolti il 4 gennaio 2009 presso la chiesa parrocchiale di Pozzo della Chiana.

Il suo primo album Creatura nuda, contenente brani composti da Davide Pinelli e Vincenzo Incenzo, in un paio di casi con la stessa Giovagnini, nonché un madrigale di Cipriano de Rore e la versione allemanda di Senza origine. L’album raggiunge il ventottesimo posto nella classifica degli album e per questo, a distanza di un mese dal Festival di Sanremo (Il passo silenzioso della neve) Valentina viene premiata a Sanremo Top come l’artista più venduta della categoria Giovani.

La neve è il gelo che si crea quando una storia finisce; il passo è quello di colei che mette fine alla storia. “Mi vesto come un angelo che sa che nelle ali ha nuove libertà. E mi abbandono al gesto di volare via da te, ma non c’è traccia che ti lascerò, non c’è commedia in cui mi applaudirai. Il cuore ha il passo silenzioso della neve ormai“. E ci tiene a precisare che non c’è più nessuna possibilità che si reincontrino. “Le tue mani mai, il tuo corpo mai, la tua mente mai più. Il tuo nome mai, i tuoi occhi mai, la tua voce mai più“. Una seconda versione è che questa persona non sia stata lasciata, bensì sia morta. Entrambe le versioni trovano spazio in questi versi: “Nessuna estate canterà il tuo addio da questa spiaggia in bianco e nero ed io coloro le mie labbra con un’altra identità. Per implorarti di lasciarmi qui, in questo freddo innaturale che cancella case strade e non ha più pietà per te“.

Le cose non vanno mai come credi

Giorgia – Marzo

La sua carriera nella musica inizia dapprima con la realizzazione di piccoli jingle pubblicitari, poi come corista di Zucchero. Nel 1993 arriva la svolta: in quell’anno Giorgia partecipa al Festival di Sanremo nella sezione Sanremo Giovani con un brano scritto da lei e intitolato “Nasceremo”. L’artista vince e si presenta di diritto nel 1994 nella sezione Nuove Proposte. Stavolta il pezzo è ancora più impegnativo e intenso, si tratta di “E poi”, ma la cantante romana arriva solo settima. La sua rivincita l’avrà nel 1995 con il brano “Come Saprei” con il quale vince il Festival e il Premio della Critica. Da allora Giorgia ha collezionato un successo dietro l’altro con brani divenuti famosi in tutto il mondo, come “Gocce di memoria”, colonna sonora del film “La finestra di fronte” di Ozpetek, “Strano il mio destino”, “Vivo per lei” in duetto con Andrea Bocelli e “Di sole e d’azzurro”, scritta da Zucchero e con la quale si classificò seconda al Festival di Sanremo del 2001. Nel corso della sua carriera musicale Giorgia ha attraversato diversi generi e collaborato con artisti importanti dello scenario italiano, fra cui Pino Daniele, che produsse il suo album “Mangio troppa cioccolata”. I due insieme hanno cantato anche in “Scirocco d’Africa” e “Vento di passione”. La vita e la carriera di Giorgia sono state stravolte dalla perdita del suo fidanzato, il cantante Alex Baroni, morto in un incidente in moto il 13 aprile 2002 dopo tre settimane in coma. Giorgia gli ha dedicato un album, il greatest hits intitolato “Le cose non vanno mai come credi”, in cui è presente l’inedito Marzo, che racconta le emozioni vissute dalla cantante durante quei lunghissimi giorni di agonia. Dopo quel grande dolore Giorgia è tornata a sorridere grazie a Emanuel Lo Iacono, musicista, ballerino e coreografo conosciuto nel 2004, due anni dopo la morte di Baroni. L’uomo, che oggi insegna nella scuola di “Amici”, è rimasto accanto alla cantante per oltre dieci anni. Nel 2010 dal loro amore è nato Samuel, venuto al mondo dopo che Giorgia aveva subito due aborti spontanei. Oggi Giorgia è una donna più forte e sicura di sè, grazie non solo all’amore del suo compagno (che si vocifera potrebbe presto diventare il marito), ma anche alla psicoterapia: “È dal ’99 che sto in terapia! – ha confessato tempo fa a Io Donna -. Prima da uno psicologo francese, adesso da una naturopata in Veneto. Ormai so su che lavorare, quando mi impallo capisco subito da che dipende”. Nel frattempo su Instagram condivide le foto delle sue giornate, fra istanti di vita quotidiana e successi professionali, come l’ultimo singolo “Come Neve”, realizzato in coppia con Marco Mengoni. 

Greatest Hits – sony Le cose non vanno mai come credi è un album raccolta pubblicato nel 2002 di Giorgia. Contiene le più grandi hit (tra cui Di sole e d’azzurroGirasoleE poiCome sapreiUn’ora sola ti vorrei) più tre inediti: Vivi davveroMarzo e una nuova versione di E poi. È stato uno straordinario successo discografico del 2002/03: l’album ha venduto molto in Italia (oltre 700 000 copie solo nel primo anno dalla pubblicazione e più di 1.000.000 copie totali), la canzone Vivi davvero è stata suonatissima nelle radio e il tour che ne è conseguito (Le cose non vanno mai come credi tour) ha segnato il tutto esaurito in tutta l’Italia. Tra tutti i cd usciti in Italia nel 2002, il greatest hits di Giorgia è al 2º posto tra i più venduti di quell’anno. Questo album è dedicato al cantante Alex Baroni, suo compagno morto in un incidente di moto il 13 aprile dello stesso 2002: nel booklet illustrativo, infatti, si legge: Ad Alessandro, con tutto l’amore che c’è stato e che per sempre resterà. B.d.r. Nel 2010 il disco risulta ancora e costantemente in classifica, fino ad oggi l’album ha venduto oltre 1 milione di copie. Questo album stampato anche per altri paesi nella versione stampata per l’America del nord contiene una variazione della tracklist dove mancano la versione originale di “E poi” che rimarrà solo nella nuova versione e manca anche “Tradirefare” in sostituzione sono stati aggiunti “With You” (Versione inglese di “Di sole e d’azzurro”), “Treasure in your heart” (Versione inglese di “Qualcosa cambierà”) e una versione solo in inglese di “Save the world”.

Canzone autobiografica di Giorgia dedicata alla morte e al ricordo del suo ex fidanzato (già all’epoca) Alex Baroni.

Le cose non vanno mai come credi
Un’altra notte ti svegli e ti chiedi
Se hai sbagliato per quella promessa
Se hai mentito per una carezza
Per questo viaggio ci vuole coraggio
Per questo amore pieghiamo il destino
Ti resto accanto su questo cammino
Però ti prego tu dammi la mano
I’ll show you something good (something good)
I’ll show you something good
E tutto quello che è stato è già stato
Lo metteremo nel nostro passato
E vieni con me, ti porterò
Sopra i deserti che ho scoperto con te
Vieni con me, ti condurrò
Per quegli abissi dove mi perderei
E io sarò (sarò) una regina
Sarò l’estate e la nebbia di mattina
Sarò il tuo miele, sarò le tue vele
E per questo ti chiedo, amami
Le cose non vanno mai come credi
Il cuore è pieno di lacrime rotte
Il tempo è ladro di cose mai dette
E so che indietro mai più si ritorna
Eppure ancora ti resto vicino
Stanotte resta su questo cuscino
I’ll show you something good (something good)
I’ll show you something good
E tutto quello che è stato è già stato
Lo metteremo nel nostro passato
Vieni con me, ti porterò
Sopra i deserti che ho scoperto con te
Vieni con me, ti condurrò
Per quegli abissi dove mi perderei
E io sarò una regina
Sarò l’estate e la nebbia di mattina
Sarò il tuo miele, sarò le tue vele
E per questo ti chiedo, amami
Le cose non vanno mai come credi
(Le cose non vanno mai come credi)
Amami ancora
Le cose non vanno mai come credi
(Le cose non vanno mai come credi)
Amami (amami)
Amami
Amami
Amami
Amami ancora, ancora, ancora, ancora
Amami
Amami
Vieni con me, ti porterò
Sopra i deserti che ho scoperto con te
Vieni con me (con me), ti condurrò
Per quegli abissi dove mi perderei
E io sarò una regina
Sarò l’estate e la nebbia di mattina
Sarò il tuo miele, sarò le tue vele
E per questo ti chiedo, amami
Amami ancora
Amami

Non c’è ideale che valga una guerra

Giorgia – Vivi davvero (2002)

La sua carriera nella musica inizia dapprima con la realizzazione di piccoli jingle pubblicitari, poi come corista di Zucchero. Nel 1993 arriva la svolta: in quell’anno Giorgia partecipa al Festival di Sanremo nella sezione Sanremo Giovani con un brano scritto da lei e intitolato “Nasceremo”. L’artista vince e si presenta di diritto nel 1994 nella sezione Nuove Proposte. Stavolta il pezzo è ancora più impegnativo e intenso, si tratta di “E poi”, ma la cantante romana arriva solo settima. La sua rivincita l’avrà nel 1995 con il brano “Come Saprei” con il quale vince il Festival e il Premio della Critica. Da allora Giorgia ha collezionato un successo dietro l’altro con brani divenuti famosi in tutto il mondo, come “Gocce di memoria”, colonna sonora del film “La finestra di fronte” di Ozpetek, “Strano il mio destino”, “Vivo per lei” in duetto con Andrea Bocelli e “Di sole e d’azzurro”, scritta da Zucchero e con la quale si classificò seconda al Festival di Sanremo del 2001. Nel corso della sua carriera musicale Giorgia ha attraversato diversi generi e collaborato con artisti importanti dello scenario italiano, fra cui Pino Daniele, che produsse il suo album “Mangio troppa cioccolata”. I due insieme hanno cantato anche in “Scirocco d’Africa” e “Vento di passione”. La vita e la carriera di Giorgia sono state stravolte dalla perdita del suo fidanzato, il cantante Alex Baroni, morto in un incidente in moto il 13 aprile 2002 dopo tre settimane in coma. Giorgia gli ha dedicato un album, il greatest hits intitolato “Le cose non vanno mai come credi”, in cui è presente l’inedito Marzo, che racconta le emozioni vissute dalla cantante durante quei lunghissimi giorni di agonia. Dopo quel grande dolore Giorgia è tornata a sorridere grazie a Emanuel Lo Iacono, musicista, ballerino e coreografo conosciuto nel 2004, due anni dopo la morte di Baroni. L’uomo, che oggi insegna nella scuola di “Amici”, è rimasto accanto alla cantante per oltre dieci anni. Nel 2010 dal loro amore è nato Samuel, venuto al mondo dopo che Giorgia aveva subito due aborti spontanei. Oggi Giorgia è una donna più forte e sicura di sè, grazie non solo all’amore del suo compagno (che si vocifera potrebbe presto diventare il marito), ma anche alla psicoterapia: “È dal ’99 che sto in terapia! – ha confessato tempo fa a Io Donna -. Prima da uno psicologo francese, adesso da una naturopata in Veneto. Ormai so su che lavorare, quando mi impallo capisco subito da che dipende”. Nel frattempo su Instagram condivide le foto delle sue giornate, fra istanti di vita quotidiana e successi professionali, come l’ultimo singolo “Come Neve”, realizzato in coppia con Marco Mengoni. 

Nonostante tutte le difficoltà della vita, bisogna impegnarsi sempre a viverla nel miglior modo possibile. “Questo è il prezzo che questo mondo impone a noi di vivere senza certezza alcuna. In bilico nel blu, disperati amanti che non hanno mai trovato amore puro. Piegati alle regole del tuo mercato mi pento, mi dolgo per questo peccato, ma quando respiro mi accorgo che esisto davvero. E stiamo isolati in cerca di gloria mediocri e muti e senza memoria, ma guarda l’estate è tornata speranza ancora“. “Questo è il prezzo che questo tempo impone a noi velocemente vivere una vita. Il frutto del peccato una donna l’ha mangiato, adesso io vorrei un pezzo di torta“. “Piegati alle regole del tuo partito nessun pregiudizio è mai stato sanato, raccontami quello che fai per dormire la notte. Illusi e delusi dal senso di colpa, costretti da una morale distorta, ma fuori c’è un mondo di anime salve davvero“. Ed ecco la morale. “Ti prego vivi, vivi, vivi davvero
(vivi) il cielo su di noi (vivi) la strada siamo noi vivi davvero
“. “I buoni e i cattivi, i vinti ed i vivi, non c’è ideale che valga una guerra. Combatti ogni piccolo e grande tormento ed esci di fuori a gioire di ogni momento“.

Non ci crede più nessuno alla favola di donne chiuse in casa

Cesare Cremonini – Gli uomini e le donne sono uguali (2002)

Nel 1997 inizia a lavorare insieme al produttore Walter Mameli ad un progetto musicale tutto suo: coinvolgendo alcuni compagni di classe fonda i Lùnapop. Due anni dopo viene pubblicato “50 Special” ed è subito successo.
Ma è quando viene pubblicato l’album ” …Squérez?” che i Lùnapop diventano un fenomeno. Dal 1999 al 2001 il Lunapop pubblicano quattro singoli di successo: oltre a “50 Special”, “Un giorno migliore”, “Qualcosa di grande” (con la quale vince il Festivalbar), e “Resta con me”. Poco prima del prematuro scioglimento del gruppo consolida la sua popolarità in un famoso spot della Tim assieme a Vanessa Incontrada, dando voce così alla canzone “Vorrei”, che non uscirà mai come singolo ma di fatto riscuote uno straordinario successo. Nel Novembre del 2002, finito il periodo Lùnapop, pubblica l’album “Bagus”, un album che è un chiaro bisogno positività e di ricerca espressiva. Sceglie di seguire la sua stessa strada il bassista Nicola “Ballo” Balestri. 250 mila copie vendute sanciscono l’inizio di questa nuova esperienza, compresi i tour che ne seguono. “Gli uomini e le donne sono uguali”, “Vieni a vedere perchè”, “PadreMadre” e “Latin Lover” sono i brani che vengono portati al grosso pubblico, accompagnati da video sempre molto particolari e ricercati. Il 10 giugno 2005 pubblica il suo secondo album da solista, “Maggese” interamente registrato a Londra tra Abbey Road, Olympic e Air Studios iniziando la collaborazione con Steve Orchard. Il singolo “Marmellata #25” segna il sound di questo esordio.
Da questo show nascerà il progetto di DVD live. Il 24 novembre 2006, data fortemente voluta da Cesare (anniversario della morte di Freddie Mercury), viene pubblicato il primo live dal titolo “1+8+24”, registrato a Milano durante il “Maggese Theatre Tour”. Il CD è accompagnato da un DVD che contiene un vero e proprio film-documentario “1+8+24” dove a quelle del concerto sono corredate da riprese fatte a Londra e dietro le quinte del tour. Il disco contiene l’inedito “Dev’essere così” che entra ancora una volta nella top ten dei brani più trasmessi in radio. Il 30 Maggio 2008 viene diffuso in radio il nuovo singolo di Cesare, Dicono di me, registrato negli studi Mille Galassie e mixato a Londra da Steve Orchard presso gli Air Studio di George Martin, entrando nella Top Ten dei brani più trasmessi dell’estate e dando un’anticipazione del nuovo album previsto per l’autunno. Il 26 Settembre 2008 esce il nuovo album, intitolato Il primo bacio sulla Luna, interamente scritto e arrangiato da Cesare con l’auto di Ballo, prodotto da Walter Mameli e con l’ingegnere del suono Steve Orchard, collaboratore anche con U2, Oasis e Paul McCarteny.
In contemporanea esce anche il secondo singolo dell’album, Le sei e ventisei, e inizia la tournée promozionale chiama Il primo tour sulla Luna che lo porterà di nuovo nei grandi club e nei palazzetti sportivi. Il 2009 di Cremonini inizia il 19 Gennaio con Figlio di un re, terzo singolo dell’album che avrà un maggior successo del precedente. Scrive inoltre un libro, intitolato Le ali sotto i piedi, dove Cesare percorre la sua vita adolescenziale fino all’arrico del grande successo conseguito all’epoca con i Lùnapop.
E’ poi tra i 56 artisti italiani che lavorano al singolo Domani 21/04.09, la canzone realizzata da Mauro Pagani e registrata per raccogliere fondi volti alla ricostruzione e il restauro del Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila in seguito al tragico terremoto che ha colpito la regione il 6 aprile 2009. Il 15 Maggio esce Il Pagliaccio, quarto singolo estratto da “Il primo bacio sulla Luna”, mentre il giorno seguente riceverà ai TRL Awards il premio Hystory alla carriera.

Bagus è il primo album da solista di Cesare Cremonini, pubblicato il 15 novembre 2002. Il termine bagus deriva dalla lingua indonesiana, dove è utilizzato per descrivere genericamente tutto ciò che è bello, positivo. L’album è stato registrato al Tam Tam Studio di Cesena, lo stesso studio di …Squérez? dei Lùnapop. Da Bagus sono stati estratti i singoli Gli uomini e le donne sono ugualiVieni a vedere perchéPadreMadre e Latin Lover. Nel 2003 è uscita un’edizione speciale di Bagus a tiratura limitata che contiene il singolo inedito Gongi-Boy e un DVD con video musicali e il “Bagus Tour Documentary”. L’album rimane nella top 50 dei dischi più venduti in Italia per quindici settimane, vincendo due dischi di platino e vendendo oltre 250.000 copie.

Un inno all’uguaglianza tra uomo e donna. Nei diritti, ma anche nelle cavolate che si fanno.

Giulia mi scrive da una carta da lettere bianca
Mi dice che sono uno stronzo di prima categoria
Io le rispondo “la colpa non è mia”
È colpa di Beatrice che a sua volta
Mi scrive da una carta da lettere gialla
Mi dice sono un materialista
Chiara mi ha fatto una lista dei difetti che ho
Mia madre dice invece che non ne ho
Che non ne ho, che non ne ho
Guarda, non sono certo uno con cui far la guerra
Capisco i tuoi progetti da perito
Ma io non sono un fidanzato
E non sarò mai un avvocato e tanto meno tuo marito
Va bene, ho capito, ma quello che ti dico
Non vuol essere un offesa al contrario
È solo una difesa
Ma tu già non mi parli e fai l’offesa
Ho mille e più poesie
Scritte da donne che erano mie
Ma le ho già lasciate
Ancora innamorate
E c’ho un cassetto pieno delle loro lettere ordinate
Di sole lamentele
Ma io non voglio rimanere intrappolato in una delle loro ragnatele
Mese dopo mese, diventerei fedele
Ma tanto non ci crede più nessuno
Alla favola di donne chiuse in casa
Mentre l’uomo va al lavoro
No, è solo un’invenzione
Le donne le ho capite perché sono come loro
Romantico e sensibile, ma pure capriccioso
Passare le giornate insieme a loro
E l’unico interesse è avere un uomo
Gelosie, tradimenti
E notti col coltello in mezzo ai denti
E nelle mutandine le belle signorine si fanno corteggiare
Dopo fanno le bambine
Altre fanno uso di parole come biglie
C’è chi le corteggia come dolci meraviglie
Ma io mi sono arreso
Curando questi mali
Gli uomini e le donne sono uguali
Sono uguali, gli uomini e le donne sono uguali
Gli uomini e le donne sono uguali
Gli uomini e le donne sono uguali
Sono uguali, gli uomini e le donne sono uguali
Gli uomini e le donne sono uguali
Gli uomini e le donne sono uguali
Ricamo con la fantasia milioni di pensieri
E l’unica certezza è che non sono nato ieri
Quindi lunga vita ai fidanzati
Uomini felici, uomini incastrati
Ci risiamo, ma è quello che vogliamo
Cerchiamo donne supersexy e poi ci lamentiamo
Chiediamo fedeltà assoluta e non la promettiamo
Capisco se una donna si ribella al capitano
Ma va bene, giochiamo ad armi pari
Gli uomini e le donne sono uguali
Sono uguali, gli uomini e le donne
Sono uguali, gli uomini e le donne
Sono uguali, gli uomini e le donne
Sono uguali
Sono uguali, gli uomini e le donne
Sono uguali, gli uomini e le donne
Sono uguali, gli uomini e le donne
Sono uguali